La Festa della Traslazione delle reliquie del Santo, detta popolarmente Festa della Lingua, si terrà lunedì 15 febbraio nella Chiesa di Sant’ Antonio di Padova. Avrà inizio venerdì 12 febbraio il triduo in preparazione alla seconda festa antoniana per importanza dopo la solennità del 13 Giugno e ricorda il ritrovamento della lingua incorrotta di Antonio oltre 750 anni fa, dopo più di trent’anni dalla morte.
Con umiltà e vigore il Santo Taumaturgo di Padova ha predicato a tutti gli uomini del suo tempo la parola di Dio sanando le ferite del corpo e dello spirito e ancora oggi, con la prodigiosa incorruzione della sua lingua ci dimostra che la sue preghiere non cessano mai in cielo per l’intera umanità ancora più afflitta e provata in questi duri tempi della pandemia globale che sta investendo le nostre vite.
Lo straordinario fenomeno della lingua incorrotta è per tutti noi anche un forte richiamo a ritornare al Vangelo di cui Sant’Antonio si è fatto ambasciatore, lo insegnava e come Francesco d’Assisi chiedeva alla gente e lo chiede anche a noi oggi di metterlo in pratica sine glossa, cioè senza molte annotazioni.
Per questo la parola di Sant’Antonio rimane ancora oggi incorrotta nella sua forza evangelica. Una lingua che ha profuso espressioni di sapienza per l’uomo medievale valide anche per quello del terzo millennio e ci è da monito per valutare la qualità del nostro linguaggio. Sulle labbra del Santo sono fiorite espressioni di lode, parole di incoraggiamento, discorsi magistrali.
Chiediamo allora la grazia per intercessione del Santo di tutto il mondo che la nostra lingua sia sempre più pura dalla menzogna e dalla maldicenza e si sciolga in inni di lode e di ringraziamento a Dio per tutto il bene di cui continuamente riempie le nostre giornate.
Ringraziamo di cuore tutti i fedeli devoti che hanno contribuito, per quanto possibile, ad addobbare la Chiesa. Sant’ Antonio ricompensi tutti largamente di ogni grazia e benedizione.