Il calendario 2021 della città di Nardò è dedicato quest’anno alla natura e quando si parla di natura sul territorio neretino il pensiero, le parole e le immagini non possono che andare al Parco Naturale Regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano.
Si tratta, infatti, di un calendario fotografico con quattordici meravigliosi scatti, realizzati da nove fotografi che hanno scelto di immortalare la natura neretina sorvolando la costa con i droni, immergendosi nei fondali della proposta Oasi Blu Portoselvaggio o semplicemente camminando lungo il litorale. A loro – Gianluca Romano, Maurizio Lanini, Pierpaolo Leuzzi, Giovanni Cioni, Sergio Fai, Elia Baldi, Andrea Astore, Flavio Massari e Walter Macorano – va la stima e il ringraziamento da parte di Nardò e dei neretini per aver donato questi stupendi scatti. Le fotografie sono particolari della costa nei suoi momenti più suggestivi, come la notte, l’alba, il tramonto o in versione inedita come la reintroduzione in natura di una tartaruga marina (Caretta caretta) precedentemente recuperata e curata dall’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e Nardò. O ancora una fantastica ciprea, un gasteropode marino che ha posato per il suo fotografo o l’aereo Junker 88, un bombardiere che giace sui fondali in perfetto assetto di volo dalla Seconda Guerra Mondiale.
Le copie del calendario sono disponibili (gratuitamente) presso l’ufficio Ambiente della sede comunale di via Falcone o presso la segreteria del Sindaco al castello in piazza Battisti.
“Questi nostri bravi fotografi – dice l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – hanno saputo valorizzare al massimo angoli, profili e momenti di un contesto meraviglioso e unico quale il parco di Portoselvaggio. Grazie a loro per averci donato gli scatti e aver quindi contribuito in maniera determinante a questo calendario. Che mi auguro possa fare compagnia tutto l’anno ai neretini che vivono qui e anche a quelli che vivono lontano dalla città. Con la forza di queste immagini stupende, anche il calendario può rappresentare un “veicolo” della bellezza della natura neretina e non solo, visto che il parco custodisce gran parte dell’enorme patrimonio archeologico del Distretto della Preistoria”.