Il sindaco Mellone risponde a Donno (M5S) dopo un esposto nato da una telefonata registrata.
“Siamo molto interessati a capire chi avrebbe addirittura autorizzato delle occupazioni abusive e chi sia la persona che denuncia il fatto. In ogni caso, non abbiamo la minima intenzione di passare per una città in cui qualcuno detta legge a dispetto di chi dovrebbe. Si tratta, peraltro, di episodi riportati in una conversazione privata su questioni molto delicate, su cui utilizzerei la massima cautela. La stessa che evidentemente non ha utilizzato Donno”. Così il sindaco Pippi Mellone risponde al portavoce alla Camera dei deputati del M5S, Leonardo Donno, che ha presentato un esposto in Procura nato dalla registrazione di una telefonata.
In generale – continua il primo cittadino – sul tema degli abusivi mi limito a ricordare per l’ennesima volta che gli alloggi popolari sono di proprietà di Arca Sud e che gli sgomberi implicano competenze e mezzi che i Sindaci non hanno. Quindi, se si vuole risolvere il problema, serve sedersi tutti attorno a un tavolo e decidere cosa fare, quando farlo e come affrontare l’emergenza sociale di chi sarà sfrattato. Io sono pronto, come sono sempre pronto quando si parla di rispetto della legalità. Il punto, quindi, non è andare a bussare a casa degli abusivi e cacciarli, perché non finisce lì. Il punto è farlo e poi sapere come affrontare, nel nostro caso, l’emergenza sociale e di ordine pubblico di 58 famiglie e quindi di 200 o 250 persone per strada. Anche perché un minuto dopo quelle persone non andrebbero a protestare a casa di Donno, ma del sottoscritto o di tutti i miei colleghi.
La mia amministrazione, sin dal primo giorno, è stata accanto agli inquilini, li ha sostenuti nella delicata faccenda delle sospensioni idriche, oltre che nelle relazioni con Arca Sud. Abbiamo ereditato la quasi totalità delle attuali occupazioni abusive e non abbiamo fatto assegnazioni in deroga alle graduatorie scavalcando le legittime aspirazioni, come avveniva in passato. Al tavolo sugli sgomberi, convocato dall’ex prefetto Cucinotta poco prima del lockdown della scorsa primavera, eravamo presenti. È il massimo che potevamo fare su questo fronte, senza proclami, senza omettere nulla dei nostri doveri, senza dribblare i problemi, anzi affrontandoli sul campo. Donno, se non sbaglio, fa parte di una forza di governo. Ha una strategia l’esecutivo per gli abusivi o si limita a lasciare la patata bollente ai sindaci impotenti? Ha fatto qualcosa in questi anni per la cronica carenza di alloggi, in tutta Italia e non solo a Nardò?
Insieme agli esposti in procura – conclude Pippi Mellone – da Donno e compagnia mi aspetto scelte più difficili, più risolutive e meno demagogiche”.