“Non sono trascorse neppure 48 ore dalla naufragata promessa del nuovo palazzetto da 1500 posti, che Mellone ha pubblicizzato per anni, sfruttando la buona fede di tifosi, associazioni sportive e cittadini, che arriva un altro annuncio privo di atti ufficiali.
Doveva, in qualche modo, parare il colpo della figuraccia collezionata sul nuovo palazzetto (per il quale interesseremo procura della repubblica e corte dei conti alla luce delle decine di migliaia di euro spese in favore di tecnici che hanno redatto un progetto che molto probabilmente resterà solo sulla carta) e ha pensato bene di annunciare un altro fantomatico impianto sportivo che dovrebbe realizzare la ditta bianco in sostituzione di un eco centro a Boncore previsto dal contratto di gara sottoscritto.
Un impianto sportivo che non esiste su alcun atto ufficiale del Comune, che prevederebbe una variante al contratto sottoscritto per la gestione del servizio di raccolta rifiuti e l’approvazione da parte della Giunta Comunale e dell’ambito di raccolta ottimale. Difatti, cambiare la destinazione delle risorse finalizzate alla costruzione dell’ecocentro, su proposta del marito di una delle titolari dell’azienda appaltatrice comporta alcune considerazioni:
1) Se sia lecito cambiare l’offerta tecnico-economica che ha contribuito a fare vincere la gara alla bianco igiene ambientale;
2) Il tentativo di modificare i termini del contratto nascondono l’assenza di controlli, da parte del direttore dell’appalto e dell’amministrazione tutta, sull’effettivo rispetto del contratto stesso (si pensi al clamoroso ritardo nella realizzazione dell’altro eco centro previsto in località Pagani). E questo comporta inevitabili responsabilità amministrative, civile ed erariali;
Insomma, parliamo di chiacchiere. Le ennesime chiacchiere di un personaggio capace solo di prendersi gioco dei neretini, capace solo di annunciare un nuovo spot per far dimenticare il fallimento precedente.
Mellone è quel sindaco – ricordatevelo – che gli impianti sportivi li ha solo promessi, non realizzandone NEPPURE UNO.
Ma come fate, ancora, a dare fiducia a questo tizio?”
I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA DEL COMUNE DI NARDÒ