Gli agenti del locale commissariato, infatti, hanno apposto il nastro bianco e rosso, sequestrando tutta la zona. Si tratta dei due prospetti laterali del cinema, in via Pellettieri e via Fanti, entrambi demoliti. Una quarantina di metri da un lato e altrettanti dall’altro dove non c’è più il muro perimetrale. All’interno si intravede il vasto scavo in corso effettuato per realizzare, a cura dei nuovi proprietari della zona, un centro commerciale.
Qualche giorno fa, però, alcuni ragazzini hanno notato la presenza, pare nella pala di un escavatore, di alcuni resti ossei. Le ossa sono ancora depositate nel cantiere. Sono venute fuori attraverso un lavoro di profondità che ha intaccato una zolla di materiale cretaceo. Ovviamente, al momento, non è ancora possibili stabilire se si tratti di ossa di animali (molto probabile) oppure di resti umani. In tutto sono una quindicina di pezzi che ad un primo esame visivo possono essere considerati molto vecchi. Tante le ipotesi. Il cinema, infatti, è sorto all’inizio degli anni Cinquanta per iniziativa di una società su un ampio stabilimento vinicolo con annessa cantina. Le strutture di fondazione, dunque, sono state realizzate probabilmente solo lungo il perimetro della grande sala.
Non è peregrino pensare che le strutture del cinema, dagli anni Cinquanta in poi, e della cantina prima si siano semplicemente “appoggiate” su antichi giardini. In quella zona, non distante dal foro boario e, praticamente, addossata alla chiesa del Carmine (dove c’era il convento dei Carmelitani, esistente sin dal 1582) potrebbero esserci antiche sepolture come testimoniato nella vicinissima via Carmeliti e scoperte qualche anno fa, in occasione dei lavori per realizzare i sottoservizi. Non solo. Uno scavo un po’ più profondo, effettuato sempre nel cantiere dell’ex cinema, potrebbe riservare altre sorprese.
Sta alla Sovrintendenza individuare le emergenze antiche che vanno indagate, per restituire storia e abitudini dell’antica Nardò agli studiosi, per poi riconsegnare l’area agli imprenditori che hanno inteso acquistare l’immobile e riqualificare l’area per realizzare un cento di servizi, con attenzione alle attività artigianali e commerciali, così da dare nuovo ossigeno al centro storico. Domani, dalla procura, l’incarico al medico legale per l’esame approfondito delle ossa. Intanto il cantiere è vigilato dalla polizia di Stato.