SCUOLA DI VIA MARZANO, LA MAGGIORANZA SE LA DÀ A GAMBE

Consiglieri comunali melloniani e dirigenti disertano la Commissione Controllo convocata da Lorenzo Siciliano. A giugno il segretario del Partito Democratico Salvatore Falconieri aveva sollevato il problema dei lavori nel “controverso” cantiere.

Sarà il caldo ma di parlare della gravissima situazione della scuola in costruzione di via Marzano il sindaco Mellone non ha proprio voglia. Registro infatti con preoccupazione che ieri 30 luglio gli esponenti di maggioranza hanno disertato la Commissione Controllo e Garanzia convocata dal consigliere comunale del Partito Democratico Lorenzo Siciliano. La riunione aveva l’obiettivo di vederci chiaro attorno ai problemi nel cantiere per il nuovo edificio scolastico che dovrebbe sostituire il cosiddetto “prefabbricato”. Va ricordato che i lavori della costruenda scuola partono grazie a un finanziamento ottenuto dalla precedente Amministrazione Comunale. Tuttavia il cantiere, con appalto e assegnazione dei lavori seguiti dall’amministrazione Mellone, presenta oggi criticità enormi che la maggioranza ha provato invano a nascondere: perdite d’acqua, opere migliorative inizialmente presentate e poi venute meno, palestra inesistente, ecc. Il riassunto delle puntate precedenti è bizzarro: i primi di giugno ho notato che flussi d’acqua provenienti dal cantiere finivano, con l’aiuto di pompe elettriche, nei tombini stradali. Ho chiesto chiarimenti al Comune ma sono incappato nella replica del vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti, il quale anziché rispondere nel merito mi ha insultato fornendo spiegazioni strampalate e improbabili, fino a definirmi “tizio senza esperienza amministrativa” e perciò secondo lui non autorizzato a fare domande. Il Partito Democratico si è mosso anche nelle sedi istituzionali tramite i suoi consiglieri comunali Daniele Piccione e Lorenzo Siciliano, il primo interrogando sindaco e assessori e il secondo convocando la Commissione Controllo da lui presieduta. Ma l’atteggiamento ostruzionistico di Capoti e compagnia bella non è mutato. Con scuse risibili è stato prima impedito ai consiglieri di minoranza l’accesso al cantiere cucendo le bocche ai tecnici che seguono i lavori. Poi le interrogazioni consiliari sul tema sono ancora senza risposta. Infine, la Commissione Controllo e Garanzia del 30 luglio è stata disertata dai consiglieri di maggioranza e persino, episodio molto grave, da dirigenti e tecnici! Se l’amministrazione comunale non ha nulla da nascondere, perché se la dà a gambe? Con l’emergenza Covid in corso e le scuole non ancora terminate, dove andranno a fare lezione i bambini tra meno di due mesi? Strano che il vicesindaco Capoti abbia paura di rispondere a un “tizio”, gettando così la maschera e dimostrandosi, lui e i suoi, per quello che sono: esponenti della peggior casta mai vista a Nardò.

Salvatore Falconieri

Segretario Cittadino Partito Democratico – Nardò