Nei report delle scorse stagioni turistiche in cima alla lista delle segnalazioni e delle richieste dei visitatori di Nardò c’è stato spesso il desiderio di una visita all’interno del teatro comunale, solitamente chiuso durante l’estate. Il piccolo “gioiello” di corso Vittorio Emanuele II, edificato alla fine del XIX secolo su un progetto dell’ingegnere Quintino Tarantino e inaugurato nel 1909 con la messa in scena di “Mefistofele” di Arrigo Boito, solletica da sempre la curiosità dei turisti e degli amanti della cultura che, sino ad oggi, non hanno avuto la possibilità di visitarlo al di fuori degli appuntamenti e delle rappresentazioni che ospita. Partendo da questo bisogno, l’amministrazione comunale e TerramMare Teatro (soggetto gestore della struttura) hanno deciso di lanciare Riapriamo per non chiuderci, una iniziativa che prevede l’apertura del teatro ogni mercoledì dalle ore 18 alle 21 a partire da domani, 29 luglio. In pratica, chiunque potrà entrarci, visitarlo, persino salire sul palcoscenico e provare o semplicemente improvvisarsi attore per qualche minuto. La logica è quella del teatro “abitato”, in cui passanti, appassionati, attori avranno a disposizione un palco per recitare, raccontare o banalmente testimoniare la funzione del teatro nella vita della comunità. Gli operatori di TerramMare Teatro accompagneranno i visitatori e vigileranno sul rispetto delle prescrizioni anti-Covid19. Una novità assoluta nella storia del teatro comunale neretino che arricchisce l’offerta culturale della città in questa particolare estate segnata dalla pandemia.
“Tra gli aspetti positivi del lockdown – spiega l’assessore alla Cultura Ettore Tollemeto – c’è stato il ritrovato interesse per cose che tragicamente consideriamo non troppo importanti, cioè l’arte, il teatro, la cultura in genere, che fanno crescere o semplicemente ci permettono un po’ di svago. Pensiamo che in questo contesto sia bellissimo aprire il teatro e dare una “casa” a chi vuole recitare o raccontare o anche solo per permettere a qualcuno di entrare e provare per qualche minuto l’emozione del palcoscenico. Il teatro torna e vive più di prima”.
“Da tempo – fa notare l’assessore al Turismo Giulia Puglia – i turisti ci chiedono di entrare ne teatro e scoprire questo gioiello dell’architettura e della cultura, al di fuori dei momenti dedicati agli spettacoli. Per la prima volta, dunque, il teatro sarà aperto come un monumento o una chiesa e permetterà davvero a tutti – curiosi, appassionati, attori – di visitarlo, di improvvisare sul palco, di raccontare, di viverlo. Mischiando un po’ i ruoli di spettatore e attore”.
Il teatro, insomma, torna a vivere davvero dopo la delusione di una stagione rimasta incompiuta a marzo a causa del Covid. La compagnia TerramMare riprende le attività anche con il consueto appuntamento estivo (è la nona edizione) della rassegna I Teatri di Torre Nova, in programma nel mese di agosto presso masseria Torre Nova, nel cuore del parco di Portoselvaggio.