POST COVID19, UN SOSTEGNO ECONOMICO PER LA PARTECIPAZIONE AI CENTRI ESTIVI

Il Comune di Nardò sostiene la partecipazione ai centri estivi di bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 17 anni. L’obiettivo è quello di fornire un aiuto alle famiglie alle prese con gli effetti economici e sociali dell’emergenza Covid-19. Com’è noto, infatti, il DPCM del 17 maggio scorso ha autorizzato a partire dal 15 giugno l’avvio delle attività dei centri estivi promossi dagli operatori socio-educativi, culturali e sportivi della città, rivolti ai minori di età compresa tra 3 e 17 anni, nella sola fascia diurna (non è consentita, invece, l’attività di campi estivi che prevedano il pernottamento).

L’accesso al contributo (che sarà di un importo massimo di 300 euro da utilizzare appunto per la partecipazione al centro) è legato al valore dell’Isee del nucleo familiare, che non deve essere superiore a 5 mila euro. In alternativa, è possibile attestare con autodichiarazione una condizione di difficoltà legata all’emergenza Covid-19 (perdita del lavoro o della fonte di reddito) pur in presenza di un valore di Isee superiore al limite dei 5 mila euro. Sarà finanziata la partecipazione a quei centri che abbiano manifestato la volontà di organizzare il campus presentando un progetto, la dichiarazione sui requisiti del centro e un accordo di responsabilità. La partecipazione al centro estivo dovrà essere debitamente attestata dagli organizzatori. Il contributo potrà essere concesso anche a chi ha già frequentato o sta frequentando il centro estivo, quindi per il periodo precedente all’avviso pubblico relativo al contributo stesso.

L’istanza dovrà essere presentata presso l’ufficio Servizi Sociali sul modello che sarà messo a disposizione dallo stesso ufficio, corredato dalle ricevute per le quali si chiede il rimborso. Il testo completo dell’avviso è disponibile sul sito web del Comune di Nardò al link https://www.comune.nardo.le.it/images/2020/AVVISO_CAMPUS_ESTIVI.pdf.

“Questa misura – spiega l’assessore al Welfare Maria Grazia Soderoha una duplice valenza, cioè quella di sostegno economico ai costi della partecipazione ai centri estivi, ma anche di supporto sociale, in considerazione degli strascichi che l’emergenza sanitaria ci ha lasciato. Ritengo che accanto agli effetti visibili della pandemia, legati essenzialmente alle difficoltà economiche, ci siano gravi conseguenze di tipo relazionale e sociale soprattutto per i più giovani. E i centri estivi in questa fase possono costituire una efficace risposta a condizioni personali e familiari che non sono quelle pre-Covid. Incentivare la partecipazione a iniziative di questo tipo credo sia fondamentale”.