Lo sport é uno dei tani settori colpiti dall’emergenza Covid19 e, in questi ultimi mesi, ha subito perdite ingenti. Ho potuto constatarlo personalmente e, da cittadina residente a Nardò, sento particolarmente il tema perché anche la squadra di calcio del mio paese é stata colpita dalla cosiddetta “retrocessione d’ufficio”.
A seguito di diverse sollecitazioni dal territorio che rappresento, ho quindi ritenuto necessario portare la questione all’attenzione del Governo.
Per questo ho depositato un’interrogazione rivolta al Ministro per le Politiche giovanili e lo sport per evidenziare le grandi difficoltà in cui versano alcune Società calcistiche.
Infatti, all’interno della Lega Nazionale Dilettanti, sono retrocesse a categoria inferiore ben 36 società calcistiche, realtà grandi, medie e piccole, provocando enorme malcontento per le città, per le tifoserie e le squadre. La Serie D é, in particolare, un trampolino di lancio per tantissimi talenti e un’opportunità concreta per molti calciatori, anche di successo, di terminare dignitosamente la propria brillante carriera.
Lo stop dei Campionati “cosiddetti minori” ha determinato la retrocessione delle ultime quattro squadre di ogni girone, nonostante mancassero 8 giornate alla fine del campionato. Su questa decisione presa da FIGC e Lega Nazionale Dilettanti, dunque, ho chiesto delucidazioni al Ministro, in modo da comprendere se ci sia la possibilità di evitare la retrocessione d’ufficio, considerata per alcuni aspetti antisportiva, e se invece si possa permettere alle società di giocare sul campo il proprio destino.
(Onorevole Soave Alemanno – M5S)