BRACCIANTI, TORNA L’ORDINANZA ANTICALDO

A partire da lunedì 22 giugno è vietato il lavoro nei campi su tutto il territorio comunale nella fascia oraria compresa tra le ore 12:30 e le 16:30. Lo stabilisce l’ordinanza n. 269 con la quale il sindaco Pippi Mellone rinnova un provvedimento applicato negli anni scorsi a tutela dei braccianti agricoli.

Com’è noto, in questo periodo dell’anno l’attività agricola e la raccolta delle angurie e degli ortaggi fanno registrare sul territorio neretino un significativo aumento del numero dei lavoratori impiegati nei campi, spesso purtroppo nelle ore centrali della giornata, che sono quelle più calde e quindi potenzialmente più dannose per la salute degli stessi lavoratori. Si tratta di attività svolta esclusivamente all’aperto, senza alcuna protezione per quanto riguarda gli effetti del sole e delle alte temperature su ogni singolo bracciante. Una condizione più volte emersa nelle cronache locali e nazionali che hanno evidenziato sul territorio negli anni scorsi fenomeni riconducibili al caporalato e ad altre forme di sfruttamento della forza lavoro.

Il divieto, circoscritto alle quattro ore, non pregiudica la normale giornata lavorativa per braccianti e aziende, viste le tante ore di luce naturale dei mesi estivi. Non a caso, già a partire dal 2016, quando per la prima volta la coraggiosa e inedita decisione del sindaco Mellone prese corpo in un’ordinanza, il provvedimento è risultato pienamente legittimo dal punto di vista giuridico, uscendo indenne dai vari ricorsi delle imprese agricole e diventando un modello anche per altre realtà critiche sul fronte dell’impiego dei braccianti in agricoltura. Peraltro, si tratta di un provvedimento che ha dimostrato di tutelare concretamente le condizioni di salute dei lavoratori, visto che l’ultimo drammatico fatto di cronaca risale al luglio 2015, quando un lavoratore extracomunitario perse la vita mentre era al lavoro in campagna a temperature elevatissime.

Il mancato adempimento dell’obbligo sarà punito con la sanzione amministrativa pecuniaria di 500 euro. Gli effetti dell’ordinanza cesseranno il 31 agosto.

“Vietare il lavoro nei campi nel momento più critico della giornata – sottolinea il sindaco Pippi Mellonerappresenta la più importante azione a tutela della salute dei braccianti. In questi anni l’ordinanza è riuscita a tutelare i braccianti e a scongiurare una certa forma di sfruttamento. Quest’anno, in più, la misura dovrà necessariamente associarsi alle forme di prevenzione dal contagio di Covid-19. È un atto di civiltà che dopo qualche resistenza iniziale credo sia stato condiviso con serenità e buon senso anche dalle imprese agricole. Ed è anche il perno di quel concetto, teorico e pratico, di agricoltura etica su cui lavoriamo sin dal 2016”.