Segnali di fumo e tante bolle di sapone

Quando ci si addentra nei meandri delle tante ” parentopoli ” il rischio di rimanere invischiati c’è.
L’eclatante notizia riguardante un probabile fascicolo per affidamenti sospetti sembra più un tentativo per sollevare un polverone anziché una costrutta azione politica.
Fermo restando che le autorità preposte svolgono una sacrosanta azione di vigilanza rimane il ragionevole dubbio che cavalcare la situazione per rovesciare o azzoppare chi oggi amministra palazzo Persone’ possa tramutarsi in un boomerang.
Non abbiamo feeling con l’attuale sindaco, è risaputo, ma non intendiamo certamente la politica come teorema del sospetto alla Marco Travaglio .
Se ci si mette a guardare atti e fatti delle amministrazioni che negli anni 70 e 80 hanno sgovernato Nardo’ un fascicolo non basterebbe, servirebbe una biblioteca.
Oramai il clima è avvelenato, vi sono persino magistrati di parte, di una sola e solita parte, che usano la politica per fini contrari alla giustizia . Di fronte a tali situazioni imbarazzanti si dovrebbe essere più cauti prima di sparare sentenze.
Sino a qualche decina di anni fa una maggioranza politica in consiglio poteva valere un cappello di guardia municipale, l’esecutivo cittadino della ei fu’ Democrazia Cristiana valeva più della stessa Giunta Comunale, dirigenti e appalti passavano anche da li.
In quei tempi la custodia dei bagni pubblici non interessava a nessuno, tant’è che proprio quei servizi erano chiusi e inservibili.
Cresciamo dunque, non si crea così l’alternativa, cosi’ si alimenta il sospetto e si allontana sempre più la Gente che intende avvicinarsi alla bella Politica.

Giuseppe Fracella
Fratelli d’Italia
Nardò