Nei giorni scorsi ho ricevuto una comunicazione formale del Presidente del Consiglio Comunale, Andrea Giuranna, con la quale mi ha comunicato che “dopo il passaggio nelle fila della minoranza consiliare, la S.V. non è più da considerarsi inclusa in alcun gruppo consiliare”. Prima ha fatto un richiamo all’art.10 del Regolamento, che mi permetto di dire, pur non essendo io un avvocato, il Presidente non ha ben interpretato. Poi, bontà sua, ha teorizzato un “vincolo di mandato” che probabilmente esiste solo nella sua fantasia: “non è consentita la migrazione dei gruppi in Consiglio Comunale… in ragione del vincolo permanente che trae origine dalla diretta discendenza dei gruppi dalle liste elettorali che hanno contribuito alla elezione del Sindaco”. Ebbene, io contesto in radice il potere del Presidente ad adottare un provvedimento come quello che mi ha notificato, non avendo Egli, in tale materia, nessuna competenza, come esattamente stabilito del Regolamento al quale Egli stesso si è richiamato! Il contenuto del Regolamento è chiarissimo e, ove occorra, sarà accertato in tutte le sedi competenti. Invito pertanto Giuranna a riconsiderare la questione, provvedendo immediatamente a ritirare quanto comunicatomi: nel caso in cui non provvedesse a tanto vorrà dire che pone sulla questione la sua credibilità e competenza e quindi, nel caso dovesse essere smentito da altre Autorità, dovrà evidentemente rassegnare le dimissioni dal ruolo che ricopre, essendo venute meno le prerogative di indipendenza e terzietà insite nella figura del Presidente del Consiglio Comunale. Detto ciò, intendo poi ringraziare tutti i consiglieri comunali indistintamente, per le loro parole o per i loro silenzi. In particolare ringrazio i miei colleghi di minoranza che hanno speso un piccolo “pezzettino” del loro tempo per prendere non la difesa della mia persona, che sarebbe poca cosa, ma quella delle prerogative di ogni consigliere comunale al quale nessuno può imprimere un vincolo di mandato non previsto da nessuna norma. Del pari ringrazio i miei colleghi di minoranza che non hanno ritenuto di prendere alcuna posizione, serbando un silenzio che mi è sembrato assordante. A tutti rivolgo il mio saluto con l’invito a non preoccuparsi per me: sarò ben in grado di far valere le mie ragioni. Con il rispetto di sempre
Luigi Venneri