Lo chiedono i consiglieri dell’opposizione a Palazzo Personè in un’interrogazione indirizzata al Ministro e firmata da Carlo Falangone, Paolo Arturo Maccagnano, Giancarlo Marinaci, Paola Mita, Roberto My, Daniele Piccione, Lorenzo Siciliano, Antonio Vaglio e Luigi Venneri.
L’emergenza epidemiologica da COVID-19 ed i conseguenti provvedimenti governativi hanno obbligato tutti gli apparati della Pubblica Amministrazione ad adottare misure di cautela e di protezione per evitare ogni possibile contagio.
Il Sindaco di Nardò ha ritenuto di assolvere a tale obbligo congelando, di fatto, tutti gli organi elettivi ed avocando a sé la totalità delle decisioni, comprese quelle che per Statuto e Regolamento Comunale richiedono il parere della Conferenza dei Capigruppo, del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari,…..).
Ma ha, altresì, messo in evidenza, una sconcertante modalità di gestione della cosa pubblica, caratterizzata, in estrema sintesi, dalla concezione padronale e proprietaria del Comune.
Il Sindaco di Nardò, approfittando dell’emergenza sanitaria, svolge le sue funzioni in maniera autoritaria, mortificando competenze e prerogative dei consiglieri comunali e dimostrando scarso rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari, nonché, del principio di democraticità, legalità e trasparenza.
E’ del tutto evidente, altresì, ma anche del tutto ingiustificato e illegittimo, il continuo abuso, da parte del Sindaco, del potere di ordinanza contingibile ed urgente in materia di sanità, in quanto palesemente in contrasto con le vigenti disposizioni legislative e regolamentari.
Nell’interrogazione i consiglieri, considerato che a tutt’oggi non è stato predisposto, da parte dell’Amministrazione Comunale di Nardò, nessun programma organico di interventi a sostegno dei numerosi cittadini bisognosi di aiuto (anche al fine di assicurare un’equa assegnazione dei benefici, pervenuti dal Governo nazionale, regionale e dalla generosità di tanti concittadini) e che la consegna dei pacchi alimentari e dei generi di prima necessità è stata effettuata (e si continua ad effettuare) in maniera approssimativa, non regolamentata e con notevole ritardo rispetto alle esigenze dei richiedenti.
Considerato che l’Amministrazione Comunale di Nardò ha inteso distribuire gratuitamente ai cittadini, con modalità non igienicamente sicure, mascherine monouso, non a norma, donate da privati, per la consegna delle quali sono stati incaricati soggetti qualificatisi, arbitrariamente, come operatori della Protezione Civile e che la minaccia che si sta combattendo esige unità, solidarietà e senso di responsabilità.
Considerato, altresì, che gli scriventi non intendono muoversi come opposizione consiliare, bensì quale forza disponibile a collaborare e pronta ad aiutare la comunità cittadina, con coraggio, abnegazione e spirito di servizio.
I consiglieri interrogano il sindaco per conoscere l’ammontare del Fondo di Solidarietà comunale, e se lo ha adottato, il Programma comunale degli interventi nonché il Regolamento che ha osservato per l’individuazione dei beneficiari e le azioni adottate per l’equa assegnazione degli aiuti.
L’ammontare dettagliato dei contributi economici, dei beni alimentari e non, pervenuti da enti pubblici e privati, da aziende e privati cittadini al Comune di Nardò e le modalità di utilizzo degli stessi.
Nel mirino dei consiglieri ci sono:
- gli atti amministrativi che regolano e disciplinano la collaborazione instaurata, i luoghi dove sono stati svolte le attività di distribuzione e modalità di consegna;
- le modalità di approvvigionamento delle mascherine distribuite ai cittadini, nonché i criteri di individuazione dei beneficiari e le modalità di distribuzione delle stesse.
- Le ragioni del mancato coinvolgimento delle Farmacie nella distribuzione delle mascherine, in considerazione anche della opportunità di sicurezza sanitaria assicurata da dette strutture e dell’equa distribuzione tramite il lettore ottico delle tessere sanitarie.
- In quali iniziative è stata concretamente coinvolta la Protezione Civile, da chi è composta la Protezione Civile di Nardò, i volontari di Protezione Civile e gli organismi costituiti dai volontari di Protezione Civile coinvolti nel COC che è stato insediato con provvedimento del Sindaco, il resoconto prodotto di tutte le attività svolte.
- E, infine, i soggetti del Terzo settore che sono stati coinvolti nelle iniziative benefiche e di solidarietà, se la Caritas Diocesana è stata coinvolta in dette attività, quali compiti sono stati assegnati a tutti gli enti coinvolti e quali mezzi sono stati messi a disposizione per lo svolgimento delle attività affidate.