Con ventuno voti favorevoli e due astenuti il Consiglio comunale ha approvato stamattina il progetto definitivo dei lavori di estensione della rete pluviale in zona Pagani, che comprende anche la riqualificazione di strade e marciapiedi.
Opere e servizi che le tantissime famiglie residenti in questa zona, prossima all’area urbana e in continua espansione, attendono da sempre. Una seduta particolare quella dell’assise cittadina che per la prima volta nella storia ha visto tutti i consiglieri collegati simultaneamente in videoconferenza sulla piattaforma web Cisco Webex Meetings, modalità imposta dalle misure anti-contagio dell’emergenza Covid-19. Il progetto, del valore di 1 milione e mezzo di euro, è stato redatto dal raggruppamento di professionisti costituito dall’ingegnere Salvatore Cristian Filieri (capogruppo), dalla società di ingegneria IA.ING s.r.l., dagli architetti Alfredo Inno e Manuela Lega, dall’ingegnere Sara Falangone e dal geologo Andrea Vitale.
I lavori sulla rete di fognatura pluviale e su strade e marciapiedi sono stati scissi in due interventi: il primo che interessa le vie Lezzi, Leonardo, De Martino, Saponaro, Codacci Pisanelli, Bardoscia, Bonaventura e Nullo D’Amato e il secondo le vie Mariano, Onorato, Degli Speleologi, Sanasi e Vaglio. Il primo, posto più a sud, prevede anche la realizzazione di una stazione di trattamento delle acque con relativa area di dispersione (in parte su superfici private). Il secondo, più vicino al centro urbano, prevede invece il collegamento della nuova rete a quella esistente. La delibera odierna contempla anche l’adozione di una variante urbanistica al piano regolatore generale.
I lavori saranno avviati presumibilmente dopo l’estate 2020 e conclusi entro l’estate del 2021. Il finanziamento avverrà attraverso un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti. Proprio su quest’ultimo punto il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato un emendamento alla delibera con la proposta di finanziare le opere mediante risorse di bilancio. L’emendamento, però, è stato ritenuto inammissibile sia perché avrebbe rappresentato “una correzione sostanziale della delibera” sia per la genericità dell’indicazione delle fonti alternative di finanziamento.
“Abbiamo centrato un altro grande obiettivo – ha detto il sindaco Pippi Mellone – che è quello di fornire opere pubbliche e servizi fondamentali a una zona della città che attende da sempre. Peraltro, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, rilanciamo lo sviluppo e l’economia cittadina con un progetto da 1 milione e mezzo di euro. Nell’agenda delle priorità di Nardò, il pacchetto di lavori per la rete pluviale e la sistemazione di strade e marciapiedi ai Pagani rappresenta sicuramente una delle più importanti. Siamo orgogliosi di questo risultato che nell’arco di un anno da oggi darà ai residenti quello che legittimamente aspettano.
Alle famiglie che vivono in questa zona – continua il primo cittadino – spiegherò il passo cruciale che abbiamo fatto e anche il tentativo dell’opposizione di ritardare fatalmente l’opera, visto che ci hanno chiesto oggi di finanziare le opere con soldi di bilancio e quindi di completare il tutto non prima del 2022. Risorse interne nella misura di mezzo milione di euro all’anno (per i prossimi tre!) che ovviamente sono una soluzione allucinante dal punto di vista tecnico e contabile e strategicamente finalizzata solo a spostare nel tempo la realizzazione di quanto previsto. Hanno avuto decenni per farlo loro e non lo hanno fatto e adesso che lo facciamo noi, fanno di tutto per ostacolarci, senza avere nemmeno la faccia e la testa alta per dirlo chiaramente e nascondendosi dietro a un emendamento ridicolo”.