Un “decalogo del proprietario responsabile” sarà distribuito nei prossimi giorni agli studenti degli istituti di scuola primaria e secondaria di primo grado per spiegare loro le norme della convivenza tra persone e animali d’affezione.
Si tratta di un piccolo opuscolo la cui realizzazione è stata promossa dal consigliere comunale con delega al Randagismo Gianluca Fedele, sulla base di un progetto in collaborazione con l’Asl Lecce e patrocinato dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce e dall’Ordine dei medici veterinari di Lecce. L’iniziativa, inoltre, gode del partenariato delle associazioni di volontariato maggiormente presenti sul territorio: Associazione Mai Più Randagio, Guardie Zoofile Agriambiente Lecce, la sezione di Lecce dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali). Si tratta, in sostanza, di una serie di piccole e fondamentali regole sul piano della gestione dell’animale, della tutela della sua salute e della sua alimentazione, della cura degli aspetti relazionali e del rispetto degli obblighi formali. Un decalogo che il grafico Giorgio Serino (cooperativa Fluxus) ha immaginato e realizzato in modo semplice e simpatico. L’opuscolo è dedicato a Donato Francone, agente di Polizia Locale scomparso di recente, negli ultimi anni molto attivo sul fronte delle politiche per il randagismo sviluppate dal Comune di Nardò.
Quali sono allora le dieci regole del proprietario responsabile? Essere consapevoli che si sta prendendo un impegno a lungo termine, scegliere con la testa (perché l’animale accolto in casa deve stare bene con tutta la famiglia), accertare la provenienza dell’animale (chiedendo alle persone giuste, che amano gli animali e se ne occupano per lavoro), identificare l’animale d’affezione a norma di legge (accertandosi che sia iscritto nel registro dell’anagrafe regionale e che abbia il microchip), di prendersi cura della sua salute attraverso un medico veterinario, di educarlo alla convivenza, a stare in mezzo alle persone e ad altri animali, avere sempre rispetto degli altri e degli spazi (custodia, rumori, deiezioni, ecc.), far fare all’animale esercizio fisico e fornirgli stimoli, (perché ha bisogno di correre, di imparare e di giocare), fornirgli un’alimentazione bilanciata e nutriente, infine gestire gli imprevisti (quindi è necessario che l’animale abbia sempre un’assicurazione).
L’ultima pagina dell’opuscolo è una sorta di “promemoria” rispetto all’auspicabile gesto dell’adozione di un cane, anche attraverso il sito www.nardog.it. Com’è noto, adottando un cane ospitato presso i canili di riferimento del Comune di Nardò, l’ente riconosce un incentivo di 500 euro.
“Quando si sceglie di avere un cane, ma anche un gatto o qualsiasi animale d’affezione – ricorda Gianluca Fedele – è fondamentale avere consapevolezza che si tratta di un impegno a lungo termine. L’obiettivo è una convivenza felice con i nostri “amici” e il rapporto con l’animale riguarda noi, i nostri familiari, tutte le persone che ci circondano. Poche regole, ma essenziali, faranno stare bene lui e tutti gli altri. Peraltro, mi auguro che l’opuscolo serva a convincere qualcuno ad adottare un cane. Nei canili tantissimi attendono di avere una casa, lì c’è la possibilità di incrociare due occhi bellissimi e di innamorarsene”.