Il T.A.R. Lecce ha dichiarato l’ILLEGITTIMITA’ tutti gli atti, posti in essere da Mellone e dai suoi assessori, con i quali, nel 2016, è stata “ridisegnata” la macchina dirigenziale del Comune di Nardò, con la creazione di una nuova struttura burocratica affidata al Dott. Gabriele Falco. Ma, e questo rende ancora PIU’ GRAVE la situazione per il Sindaco e gli assessori che hanno firmato gli atti, i Giudici richiamano nella sentenza anche il “Verbale del Collegio dei Revisori n.40/16 del 31 agosto 2016” che “accerta la RADICALE NULLITA’ delle scelte organizzative poste in essere”. In pratica, già dall’INIZIO di tutti gli atti (anno 2016), a Mellone era nota la loro NULLITA’: Egli sapeva di non poterli fare ma li ha fatti ugualmente! QUESTO E’ CERTO: SI TRATTA DI UNA SENTENZA DI GIUDICI DELLA REPUBBLICA ITALIANA! E’ chiaro che le dichiarazioni rese in queste ore da Mellone e dall’assessore Lupo, che insistono sulla bontà delle loro scelte, sono GIURIDICAMENTE IRRILEVANTI: ciò che vale è quanto scritto dai Giudici! Si apre adesso il discorso relativo al RISARCIMENTO DEI DANNI che i Dirigenti (che hanno fatto causa) certamente otterranno e di CHI li dovrà pagare. Una cosa E’ CERTA, chi li ha provocati li dovrà pagare: spetterà prima al Comune versarli (con i soldi delle tasse che i neretini versano) e poi la Corte dei Conti provvederà a richiederli agli amministratori che hanno sbagliato. Fermo restando se poi costoro hanno, come si dice volgarmente, “da perdere”: se non hanno beni immobili intestati né stipendi, allora sarà difficile recuperare qualcosa e, in quel caso, saranno stati i neretini a pagare, di tasca loro, i danni che ALTRI HANNO CAUSATO! Coloro che hanno firmato le delibere iniziali (che ci sono state fornite) sono: il Sindaco Mellone e gli assessori Capoti Oronzo, De Tuglie Graziano, Dell’Anna Daniela, Lupo Gianpiero, Plantera Francesco, Sodero Maria Grazia e Tedesco Giulia. Non sappiamo se ci sono altre delibere successive (almeno noi non le abbiamo) che possano fare insorgere responsabilità a carico degli assessori successivamente subentrati. A OFFICINA CITTADINA, comunque, interessano due aspetti importanti dellaquestione: 1) Se MELLONE e LUPO sono CONVINTI DI CIO’ CHE HANNO DETTO, ossia che non ci saranno conseguenze dal loro operato, DIANO UNA GARANZIA GIURIDICA CONCRETA, in favore di tutti gli altri assessori coinvolti, nelle forme previste dalla Legge, in modo che PAGHERANNO LORO DUE ogni somma che, eventualmente, gli amministratori saranno costretti a restituire: in questo modo garantiranno tutti gli altri assessori e dimostreranno di essere sicuri di ciò che dicono. PERO’ lo devono fare ADESSO e con, come si dice a Nardò, “carte di notaio”, diversamente le loro sono sono parole! 2) A garanzia dei cittadini di Nardò, OFFICINA CITTADINA ha già contattato dei legali, esperti in materia amministrativa-contabile, affinchè della questione venga investita, NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE, la CORTE DEI CONTI al fine di evitare ogni ritardo e inconveniente, anche solo di natura temporale. Proporremo, in altre parole, a brevissimo un ricorso alla Corte affinchè non si perda un solo giorno. Tanto per l’opportuna conoscenza di tutte le cittadine e i cittadini di Nardò.