«Chiedevo all’assessore Plantera di condividere con i consiglieri il contenuto delle delibere prima di firmarle ma non succedeva e così i rapporti si sono incrinati tanto da arrivare alla rottura». A rivelarlo oggi è la consigliera comunale di Forza Italia Paola Mita. La sindacalista neretina, eletta nel 2016 nella civica melloniana Forza Nardò e due anni dopo passata all’opposizione, in quegli anni esprimeva in giunta l’assessore Francesco Plantera, poi sostituito nel 2017 a seguito di un rimpasto di giunta.
Oggi che è arrivata la notizia del Comune di Nardò soccombente davanti al Tar di Lecce a seguito di un ricorso di tre dirigenti dell’ente dell’epoca, si comincia a pensare alle possibili conseguenze della sentenza. Non è improbabile infatti che tutti gli assessori comunali dell’era Mellone firmatari di delibere prese di mira dal tribunale amministrativo possano essere chiamati a imprevisti “esborsi”. «Come al solito – spiega infatti la Mita, che proprio due giorni fa ha ufficializzato la sua candidatura nel centrodestra alle prossime elezioni regionali – si evidenzia la gestione oligarchica di Mellone, motivo per il quale molti di noi che lo hanno sostenuto sin dalla prima ora, adesso hanno preso le distanze.
Questa è l’ennesima causa persa a danno della Città ed a pagare saranno solo e sempre i neretini. Quando avrà finito di fare bullismo politico e dissanguato le casse comunali, senza aver prodotto UN solo posto di lavoro, spero torni sulla terra e finisca di fare il Sindaco. Magari dopo aver fatto due giri di rotonde, qualche canestro all’urban Park, un volo sull’idrovolante e una pedalata sulla ciclabile. Quanto all’ex assessore Plantera, preferiva relazionarsi solo con Mellone. I risultati di questa condotta, anche per lui, ora sono arrivati».