“Con la Circolare 10088, del 16 gennaio 2020, il Mise ha aggiornato i criteri per l’utilizzo dei fondi messi a disposizione del settore TAC. Si tratta di preziose risorse finanziarie che, ora, saranno fruibili con nuovi criteri di valutazione, meno limiti di spesa rispetto all’importo minimo finanziabile e aiuti per la formazione professionale e la trasformazione di prodotti agricoli, importantissima per il nostro territorio”. Lo dichiara in una nota la deputata salentina M5S, Soave Alemanno.
“Ritengo sia un ottimo risultato che ho personalmente contribuito a raggiungere, grazie al lavoro di questi mesi. Quando si parla di fondi pubblici e di aiuti economici bisogna utilizzare il buon senso e non perdere di vista le esigenze dell’imprenditoria locale che, per me, è una priorità. Questo risultato restituisce benefici al Salento e a tutte le realtà industriali italiane che rientrano in questa legge”, spiega Alemanno.
“Il lavoro e l’impegno sul settore Tac perdurano da oltre un anno e mezzo, ho seguito numerose aziende del Salento e in tutta la provincia di Lecce che operano nel settore. Nel corso degli ultimi dieci anni, i tre comparti – tessile, abbigliamento, calzaturiero – hanno assorbito tra il 19 e il 20% dell’occupazione manifatturiera ed ha prodotto l’11% del valore aggiunto dell’industria italiana, tenuto conto che il nostro paese è il maggiore produttore del settore in Europa”, prosegue la deputata.
“Il nostro lavoro ha dato frutti importanti anche grazie allo sblocco dei fondi del cosiddetto Pit 9, un totale di 18,6 milioni di euro per il bando sul rilancio del settore TAC”, aggiunge Soave Alemanno.
“Ad aprile 2019 avevo chiesto, sia al MISE che al Ministero per il Sud, di intervenire all’interno del Decreto Legge Crescita, con un articolo poi approvato, per dare la possibilità di gestire nuovamente i fondi che derivano dalla legge 181/89, soprattutto alla scadenza dei bandi”, conclude la deputata M5S.