La villetta di via Giovanni XXIII da qualche giorno ha un bellissimo fiore all’occhiello, l’opera Cono di lava di Daniele Dell’Angelo Custode. L’amministrazione comunale ha voluto impreziosire la piccola e frequentata area verde nel cuore di quella che sino a qualche anno fa era una parte dell’area mercatale, acquistando l’opera e posizionandola in bella mostra (evidenziandone l’aspetto anche di notte con un impianto di illuminazione dedicato).
Con questa opera l’artista ha voluto scomodare un altro solido geometrico, una piramide tronca conica alta tre metri, realizzata con due materiali a cui è molto legato, il corten e l’acciaio. Continua così la sua sperimentazione con figure geometriche riconoscibili, mettendole in un improbabile equilibrio su una base minima e inconsueta. Cono di lava appartiene alla serie progettuale Equilibrio Instabile, che fa seguito a Stone, un cubo d’acciaio in bilico su uno spigolo già esposto nel parco della scultura nel Monferrato, e Flame, piramide inclinata lunga cinque metri, installata a Lecce e ora a ridosso del castello Acquaviva d’Aragona di Nardò.
Daniele Dell’Angelo Custode ha 58 anni e da sempre lavora i metalli, grazie al laboratorio artigianale del padre. Proprio il precoce contatto con quella materia lo ha posto di fronte a una possibilità di progettazione dinamica e diversificata, che gli ha consentito, sin dagli anni Ottanta, diverse occasioni di collaborazioni con professionisti del settore del design, dell’arredamento, dell’architettura d’interni o dell’arte urbana. Da qui l’inequivocabile esperienza nella gestione del metallo, aggiornata nelle sue evoluzioni tecnologiche. Con il tempo Dell’Angelo Custode ha rielaborato alcune idee procedendo ad accostare linee luminose e tubolari intrecciati nella struttura, moltiplicando le possibilità di inserimento “sociale” delle sue opere, che sono state esposte a Londra, Bruxelles e Dubai e in tutta Italia.
L’installazione di Cono di lava completa, di fatto, la riqualificazione della villetta ed era prevista nel progetto dell’ingegnere Carlo Potenza grazie al quale, un paio di anni fa, l’amministrazione decise di restituire decoro alla zona, dopo essere stata sostanzialmente abbandonata per anni. Si è proceduto allo svellimento della pavimentazione esistente e alla realizzazione di un nuovo massetto (con rampe per disabili), di un’area giochi, di una staccionata, alla piantumazione di nuovi alberi e alla rimondatura di quelli esistenti, alla predisposizione di un impianto di videosorveglianza.
“Adesso la riqualificazione della villetta è completa – dice il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – e siamo molto contenti di aver restituito alle famiglie, ai bambini e agli anziani un altro spazio vitale di socialità. Uno spazio trasformato nell’aspetto e nel modo di essere fruito”.
“L’opera – aggiunge il consigliere comunale Gianluca Fedele – trasmette in qualche modo un’idea di rinascita e di cambiamento, per questo mi sembra particolarmente appropriata in un’area che era abbandonata e che è stata riqualificata. Siamo felici di poter mettere in vetrina la bravura di un artista neretino che eccelle in una forma d’arte particolare e che è conosciuto in tutto il mondo”.