Partecipazione di pubblico oltre ogni attesa per l’assemblea aperta di Nardò Liberal che ha di fatto inaugurato la nuova stagione politica, dopo la classica pausa d’estate.
Si è parlato di politica e cultura, della grande partecipazione degli studenti neritini alla manifestazione provinciale di venerdì mattina sull’emergenza ambientale, dell’auspicata svolta alla guida dell’amministrazione cittadina (la città andrà al voto nella primavera del 2021).
Maria Luisa Tacelli (docente universitaria di diritto canonico) ha spiegato perché, anche alla luce dei precetti della Costituzione repubblicana, la bella politica non può fare a meno della cultura, poiché è dalla cultura che dovrebbe trarre linfa e valori. “Ripartiamo dalla partecipazione. Perché sia effettivo il principio dell’art. 4 della Costituzione secondo cui ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
Gli studenti liceali Simone Marsina (liceo classico di Nardò) e Silvia Alligri (liceo scientifico di Galatina, rappresentante dell’Unione degli Studenti) si sono soffermati sulle ragioni che stanno ispirando la grandissima mobilitazione degli adolescenti in tutto il mondo, a difesa del pianeta.
“Nel 2050 la nostra civiltà rischia di rimanere schiacciata da una terribile crisi climatica” ha spiegato Simone Marsina.
Silvia Alligri: “A Lecce eravamo in 5.000. E’ fantastico che in tutto il mondo milioni di persone manifestino a difesa del pianeta. Oggi è stato emozionante. Ma evitare che il mondo vada alla deriva non può essere un problema solo dei giovani. ”
I principi “liberaldemocratici”, ai quali si ispira l’associazione Nardò Liberal, hanno rappresentato il contributo di Francesco De Simone, dottore in scienze storiche.
Per Giuseppe Spenga, titolare di una nota attività commerciale, vi è in città un grande bisogno di partecipazione. Lo si comprende anche dal fatto che categorie sociali poco inclini a esporsi vogliono tornare ad essere protagoniste. Spenga ha duramente attaccato l’amministrazione Mellone sui temi ambientali: “Che fine ha fatto il movimento No-Tub? Che fine hanno fatto le battaglie per la messa in sicurezza della discarica di Castellino?”
Un impedimento improvviso ha bloccato lo scirtotre Livio Romano, il quale ha voluto comunque far pervenire un suo messaggio: “Sono idealmente vicino a questo progetto che si propone di superare la funesta fase amministrativa che ha conosciuto questa città. Caratterizzata, per ciò che riguarda la cultura, non meno che per tutto il resto, da interventi di bassissimo profilo, privi di vera visione globale della straordinaria vocazione di Nardò a rappresentare un polo di sperimentazione, produzione, messa in scena di iniziative tanto più ambiziose quanto numerosi e titolati sono i veri intellettuali che vivono in città e hanno vissuto questi ultimi anni come un periodo di oscurantismo da dimenticare per sempre.”
Hanno chiuso l’ex sindaco Marcello Risi, presidente dell’Associazione Nardò Liberal, e il senatore del partito Democratico Dario Stefàno.
Risi: “Abbiamo il dovere di fare ciascuno la sua parte perché si torni alla bella politica. In città dobbiamo dare vita ad una grande coalizione in grado di chiudere la terribile parentesi di stasi e di odio che stiamo vivendo per assicurare a Nardò dieci di anni di crescita e di sviluppo. Mellone, con la sua inadeguatezza, dimostra ogni giorno che chi non ha mai lavorato in via sua non può fare il sindaco di una grande città.”
Marcello Risi ha dedicato un passaggio alle prossime regionali: “Non voteremo per Michele Emiliano. E’ politicamente troppo spregiudicato e mostra profonda incoerenza con i principi e i valori della nostra coalizione. Come governatore si è dimostrato fallimentare: non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte alla nostra città quando cinque anni fa venne qui a chiedere i voti per la sua elezione”.
Apprezzamenti per i profilo dell’iniziativa e per la folta partecipazione da Dario Stefàno: “Dobbiamo ritrovare la traccia del nostro impegno. Siamo convinti, anche fuori da Nardò, che sul piano amministrativo questa bellissima città stia vivendo una buia parentesi segnata da un brutto indicente di percorso. Ci sono tutte le condizioni perché una coalizione costruita sui valori della libertà, della democrazia, della partecipazione torni a vincere. La strada per arrivarci e la fisionomia della coalizione sono scelte che non sta a me indicare. Questa comunità saprà compierle nella sua autonomia. Io sarò accanto a voi, orgoglioso del legame costruito in questi anni con molti amici di Nardò che tanto mi ha dato. Non mi risparmierò per questa città”.