È stata inaugurata questa mattina la nuova sede dell’agenzia Inps di Nardò presso l’immobile Arca Palace. Com’è noto, si tratta di una porzione di proprietà comunale del fabbricato di via Aldo Moro (un intero piano di 19,5 vani e 600 metri quadri complessivi, con ingresso da via Segni), concesso in locazione dal Comune all’Inps ad un canone di poco più di 24 mila euro annui per sei anni.
All’odierno “taglio del nastro” ufficiale (l’ufficio è già operativo da luglio) sono intervenuti l’assessore al Bilancio e Patrimonio Gianpiero Lupo e il consigliere comunale Cesare Dell’Angelo Custode. Per l’Istituto di Previdenza Sociale Italiana erano presenti il responsabile regionale Maria Sciarrino, il responsabile provinciale Rosanna Levari e il responsabile dell’agenzia neretina Roberta Foti, oltre al personale dello stesso ufficio.
“Questo è un esempio di virtuosa sinergia tra enti – ha detto l’assessore Gianpiero Lupo – e per quanto ci riguarda anche la prova di una rinnovata gestione del patrimonio comunale, improntata ora alla razionalizzazione delle proprietà, alla messa a profitto di alcune di esse e anche finalmente all’eliminazione di considerevoli fitti passivi. È stata un’operazione complessa, con tre risultati concreti: uno pratico, cioè l’acquisizione dei locali al patrimonio dell’ente, uno di tipo sociale, cioè il salvataggio dell’agenzia Inps e quindi di un servizio fondamentale, e uno di tipo finanziario, cioè l’ottenimento di utili derivanti dalla locazione”.
Il percorso è stato lungo e articolato. Nel 2011 si stabilì che la società proprietaria dell’immobile, la Aligros s.p.a., trasferisse al Comune una porzione dell’Arca Palace (il piano locato all’Inps e il piano interrato) come corrispettivo in sostituzione del pagamento degli oneri di urbanizzazione per 577 mila euro. Questi spazi, però, sono rimasti sempre inutilizzati a causa di lungaggini e di alcune questioni tecniche sbloccate solo dall’amministrazione Mellone. Infatti, il Comune di Nardò ad agosto del 2018 ha acquisito questa porzione al proprio patrimonio (tramite rogito del notaio Andreina De Nunzio di Galatone). Questo essenziale passaggio formale, che ha risolto un nodo di alcuni anni per il patrimonio immobiliare dell’ente, ha permesso poi all’amministrazione di siglare un contratto di locazione a favore dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale che, invece di chiudere la sede neretina e ovviare in questo modo alla spesa di 100 mila euro annuali della vecchia sede, vi ha trasferito i propri uffici ad un canone di poco più di 24 mila euro.