Beneficenza o becera propaganda elettorale? Giancarlo Marinaci il vice presidente del consiglio comunale di Nardò ha le idee chiare in proposito. “Che nella nostra città ci sia “Il sindaco di tutti” è, come direbbero i francesi, una “boutade”, ossia una battuta o, meglio, una stramberia, una stravagante bizzarria, con aspetti vicini allo sberleffo, alla provocazione, allo sfottimento”.
“Che ci sia, invece, il sindaco “fariseo” è una certezza assoluta, anche alla luce delle recenti esternazioni, in formato 140X200 e con foto in bella posa, come da migliore tradizione del Ventennio, puntualmente inneggianti alla magnificenza del benefattore pubblico neritino. Il fariseo, com’è noto, incarna una persona falsa e ipocrita, che ostenta rigore morale e si cura solo delle apparenze esteriori. In altri termini, è una persona dalla doppia faccia, un commediante, un mistificatore, un simulatore, un soggetto, insomma, rassomigliante a “sepolcri imbiancati”.
“Pertanto, il fariseo cittadino dovrebbe rammentare che la generosità, come evidenziato recentemente da Papa Francesco, scaturisce da un “cuore pieno d’amore”, non dal desiderio di apparire e far colpo sugli altri. La beneficenza non si ostenta e non può costituire oggetto di propaganda elettorale, all’insegna del mero interesse personale. La carità non cerca visibilità e non può, comunque, essere ammantata di nobili rivestimenti”.
“Una persona rispettosa e attenta agli atri, soprattutto se ricopre incarichi pubblici, si muove con discrezione, con cautela e nel più assoluto silenzio”.
La megalomania, ossia la mania di grandezza, esalta esclusivamente le fantasie di onnipotenza e non consente di avere una visione chiara ed obiettiva della realtà circostante. E’ verità incontrovertibile e indubitabile, ad esempio, che l’associazione di volontariato “Io ho quel che ho donato” è gestita da militanti di CasaPound, movimento politico di estrema destra e di matrice neofascista.
“Con una mano si dà e con un’altra si prende”, direbbe qualcuno.
C’è chi invece si limita a chiedere, semplicemente, quale valore può avere la beneficenza elargita esclusivamente con i soldi dei concittadini contribuenti, e, peraltro, senza poter conoscere modalità e tempi della strombazzata azione benefica.
I neritini, forse per temperamento, si indignano di rado, sono a volte perfino indolenti, ma non hanno certamente l’anello al naso e sanno cogliere perfettamente la dovuta differenza tra un sincero atto di generosità ed un deplorevole e sciatto tentativo di mistificazione.
E’ una vergogna! Ed una macchia intollerabile di cui tutti noi avremmo fatto volentieri a meno.
Giancarlo Marinaci Vicepresidente del Consiglio Comunale di Nardò