Giù il velo dal murales di via Marinai d’Italia. Questa mattina sono stati smontati i ponteggi che negli ultimi mesi hanno consentito la realizzazione di una nuova opera grafica urbana che migliora l’orizzonte visivo di chi entra in città percorrendo questa arteria e il decoro di uno dei palazzoni della zona 167.
Arca Sud Salento, proprietaria dell’immobile, ha autorizzato l’artista neretino Tommaso Chiffi a utilizzare il prospetto laterale del fabbricato condominiale per un murales coloratissimo che rappresenta la complessa idea di rinascita, ispirata ai valori della terra, dell’ambiente e della sensibilità nei confronti dell’ecosistema. Si scorge un contesto in cui alcuni parallelepipedi di cemento, simboleggianti il cupo capitalismo e il potere economico, crollano e lasciano spazio a moderni Adamo ed Eva, che aprono il varco a loro volta a un mondo dove la natura finalmente ha lo spazio che merita. Un messaggio di sensibilizzazione rivolto a tutti, che responsabilizza nei riguardi degli imperativi di questa fase della nostra epoca in cui il mondo corre grossi rischi per gli attacchi all’ambiente e per gli effetti dei cambiamenti climatici.
Tommaso Chiffi è laureato all’Accademia delle Belle Arti di Lecce, si occupa da sempre di decorazioni artistiche e lavora in un’impresa di ristrutturazioni.
Come accaduto per il murales sul prospetto esterno della scuola di via Bellini (realizzato da Stefano Bergamo “Best”) e per quello in corso di realizzazione su un immobile di edilizia popolare in piazza 1° maggio (a cura di Marta Lagna), si tratta di opere contemplate dal “Regolamento comunale per la Street Art e le attività di writers” adottato dall’amministrazione comunale ad ottobre 2017.
“Un altro profilo della città che si colora e che esce dal grigio anonimato – commenta Gianluca Fedele, consigliere comunale promotore del Regolamento – sulla scia di una tendenza a porre l’arte al centro, nelle strade e nelle periferie, e di renderla protagonista con messaggi non banali, anzi che fanno riflettere e che insegnano qualcosa, come in questo caso. Questo territorio ha molti artisti davvero capaci e soprattutto ha un bisogno di godere dell’arte, di farsi coinvolgere da essa, di metabolizzarla come un elemento di arredo urbano. Come fa egregiamente la street art. Di questa, come del murales di via Bellini o di quello che sta nascendo in piazza 1° maggio, sono davvero orgoglioso. Così è una Nardò più bella”.
“Nardò – dice Tommaso Chiffi – sta offrendo a noi artisti possibilità davvero inedite e per molti versi mai immaginate prima: penso alle opere di Daniele Dell’Angelo Custode, al “Toro” di Isaia Zilli o allo stesso murales di “Best” in via Bellini. Credo che il regolamento comunale sulla street art sia per noi una grande occasione, oltre che il modo per sensibilizzare la comunità al “bello” e a quest’arte un po’ particolare, che colora muri e palazzi in tutto il mondo. Il murales affianca l’opera di riqualificazione avviata da Arca Sud nel quartiere, ma è anche il veicolo per lanciare un messaggio al passo coi tempi. Ringrazio Arca Sud, Agriservice Salentina società cooperativa che ha sostenuto la realizzazione, Christian Color di Taranto, l’architetto Antonio Vetrugno e l’amministrazione comunale”.