Un Sindaco ed un’intera maggioranza composta da personaggi di cui i posteri ricorderanno solo l’ubbidienza al loro capo sono fuggiti dal confronto democratico. Hanno abbandonato l’aula consiliare, scappando a gambe levate, non votando la delibera di Consiglio Comunale presentata dai sottoscritti, attraverso la quale il Comune di Nardò avrebbe espresso la sua totale contrarietà alla realizzazione del mega impianto di compostaggio a S. Isidoro. Questo squallido atteggiamento ci dimostra ancora una volta come questa gente abbia clamorosamente tradito la fiducia della comunità di Nardò.
Fa ridere, poi, sentir parlare di “impossibilità a votare la delibera” da parte degli yes man di Mellone perché l’adunanza era “aperta”. Sia perché in passato vi sono state altre adunanze a cui hanno partecipato componenti esterni al Consiglio e non vi è stata alcuna impossibilità a votare (seduta sul riuso delle acque reflue) sia perché con questa idiozia, i signori di palazzo ci ricordano, una volta di più, quanto sia lacunosa la loro conoscenza del regolamento dell’ente di cui sono amministratori.
La loro millantata contrarietà a questo impianto che accoglierebbe migliaia di tonnellate di immondizia non è ratificata da alcun atto amministrativo formale. Solo la delibera di Consiglio Comunale avrebbe potuto mettere la parola “FINE” al concreto rischio che questa terra si veda appioppato un altro impianto per il trattamento dei rifiuti di quasi tutta la Provincia di Lecce. E’ rivoltante vedere come di fronte alla tutela della salute delle persone e della bellezza del nostro paesaggio ci sia chi non abbia il coraggio di affermare per iscritto la propria contrarietà a nuove minacce ambientali. Qual è il vero motivo che spinge il sindaco più incapace e bugiardo che Nardò ricordi a non volere che il Comune di Nardò affermi la sua contrarietà a nuovi mega impianti per i rifiuti attraverso la massima assise cittadina? Quali interessi intende difendere con queste sue fughe?
Noi, di certo, non ci fermiamo. Con oggi la nostra battaglia continua in maniera più decisiva di prima. Perché questa terra non dovrà più essere il bacino di interessi poco chiari e l’inghiottitoio dell’immondizia del Salento.”
I CONSIGLIERI COMUNALI
Lorenzo Siciliano
Daniele Piccione
Roberto My
Paola Mita
Giancarlo Marinaci
Carlo Falangone