Il maltempo della scorsa settimana è stato un evento eccezionale e non previsto in tali forme, anche per questa ragione la Sezione Protezione Civile della Presidenza della Giunta regionale Pugliese sta verificando la quantità dei danni subiti dai comuni di Puglia per richiedere il riconoscimento dello stato di emergenza.
“Anche il comune di Nardò – spiega il Sindaco Pippi Mellone – rientra tra le comunità che hanno subito i danni derivanti dal violento nubifragio che si è abbattuto sul Salento qualche giorno fa. Per questo gli uffici comunali hanno provveduto a rappresentare, attraverso una apposita comunicazione, la tipologia di danni subiti dalla città, derivanti soprattutto dagli allagamenti”.
La richiesta di partecipare al possibile riconoscimento dello stato di emergenza va nella direzione giusta per poter sostenere i danni che si sono verificati con il maltempo.
Nella giornata di sabato scorso, infatti, si è avuto un improvviso peggioramento delle condizioni meteo. L’allerta emanata dalla Protezione Civile è passata da gialla ad arancione con un messaggio emanato alle 14:53 e che è stato seguito dal consueto stato di “attenzione”, così come indicato dalla stessa protezione civile. L’incredibile quantità d’acqua che si è riversata sulla città in pochi minuti, però, ha messo a dura prova il sistema di smaltimento delle acque piovane, provocando un sovraccarico anche negli impianti di trattamento delle acque da dilavamento stradale ed evidenziando una insufficienza della portata delle tubature di fogna bianca di fronte ad eventi eccezionali: non sono state sufficienti, infatti, a smaltire il fiume che si è creato in diverse zone della città. Gli allagamenti hanno interessato anche gli scantinati, le attività commerciali e produttive e le abitazioni ed hanno compromesso la funzionalità di alcuni tratti di rete pluviale e la viabilità cittadina.
“Scontiamo l’immobilismo di decenni – conclude il Sindaco Mellone – che diventa tragico in concomitanza ad eventi eccezionali. Noi, anche in questo ambito, abbiamo invertito la rotta con l’intervento in corso proprio in questi giorni su piazza Mazzini, dove stiamo intervenendo sul sistema di smaltimento delle acque piovane. Ma poco si può fare contro gli eventi eccezionali! Quando c’è l’allerta arancione le strutture comunali si pongono in stato di attenzione, così come è stato fatto, ma di solito questa non coincide con eventi così problematici. Tra l’altro l’apertura delle caditoie reclamata da alcuni cittadini non rappresenta una soluzione per l’acqua di prima pioggia, come certi novelli professori di idraulica da bar fanno intendere, in quanto la quantità di foglie presenti finisce per intasare le condutture. Vanno aperte dopo, come è stato fatto, provvedendo a rimuovere cartacce, rifiuti e impurità che inevitabilmente vengono trascinate sulle griglie. L’impropria apertura degli stessi, infatti, provoca dei tappi lungo il percorso, finendo per peggiorare la situazione. In questi giorni gli operai del servizio manutenzione stanno ripulendo e disinfettando tutti i pozzetti, iniziando proprio dalle strade maggiormente colpite”.