L’estate 2019 è arrivata in maniera prepotente ed ha fatto emergere in tutta la sua complessità il problema della sicurezza stradale mostrando quanto la questione nei mesi passati sia stata trascurata ed in alcuni casi ignorata da tutti coloro che sono i responsabili istituzionali locali e nazionali della sicurezza stradale e dell’ordine sul complesso ed articolato territorio di Nardò. La città è sottoposta nelle ore diurne e notturne a continui incidenti stradali perché vi è spesso un mancato rispetto delle regole del codice della strada ma anche la mancata manutenzione delle strade e della segnaletica stradale orizzontale, verticale e luminosa. L’esempio più banale? La scarsità e la mancata manutenzione di strisce pedonali sulle principali strade della città mettono costantemente i pedoni nelle condizioni di estremo rischio. Vi sono infatti varie situazioni di pericolo che devono essere urgentemente eliminate. Il soggetto responsabile della sicurezza delle strade urbane è il Comune. Tanto è vero che tutti i Comuni con più di 30.000 abitanti devono dotarsi di un PUT (Piano Traffico Urbano) e cioè un piano “finalizzato ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico”. Strumento tecnico particolarmente importante ai fini della sicurezza stradale di cui Nardò stenta a dotarsi. Infatti la maggior parte degli incidenti avviene su strade urbane. Non v’è dubbio che alla base vi è spessissimo un mancato rispetto delle regole da parte di tutti gli utenti (compresi pedoni e ciclisti). Ma è altrettanto indubbio che il rispetto delle norme della circolazione stradale non è favorito dalla conformazione e dalla manutenzione di molte strade urbane, da una puntuale ed attenta prevenzione, dalla presenza assidua ed intelligente degli operatori di polizia locale e non. Mancano infatti i controlli periodici nelle diverse ore del giorno e della notte sulle principali strade urbane e di grande scorrimento verso le periferie finalizzati soprattutto a contrastare comportamenti pericolosi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada quali la guida pericolosa, il rispetto dei limiti di velocità, la guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti o alcolici, l’uso di veicoli a motore con il sistema di scarico dei gas modificati e truccati, il mancato rispetto dei segnali stradali e delle elementari norme del codice della strada. Mancano i controlli diurni, serali e notturni finalizzati a verificare i veicoli in circolazione per quanto riguarda l’inquinamento acustico, la guida pericolosa, il rispetto dei limiti di velocità e della segnaletica orizzontale, verticale e semaforica oltre ad eventuali provvedimenti a carico del mezzo che comunque non ne autorizza la circolazione. L’inesistenza di ogni forma di sinergia tra le esigue forze dell’ordine e la polizia locale che può contare su un numero limitatissimo di operatori, il mancato invio di rinforzi per gli organici delle forze dell’ordine soprattutto nel periodo caldo della stagione turistica e la indisponibilità di un adeguato numero di operatori stagionali di polizia locale a presidio del centro urbano e delle marine dovrebbe indurre l’Amministrazione Comunale di Nardò a destinare tutte le risorse disponibili all’incremento del numero dei suoi operatori di polizia locale ed a sensibilizzare Prefettura e Ministero dell’Interno nonché i rispettivi Comandi dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza perché impegnino un numero adeguato di unità nei controlli che un territorio ad alto impatto turistico come quello di Nardò richiede al fine di garantire una reale attività di prevenzione e tutela della cittadinanza e dei turisti.