La domanda, secca, che vi facciamo è: ma un genitore può decidere se le botte sono educative oppure no? E chiedere che la scuola rispetti la decisione? E se un genitore non vuole che i propri figli vengano strattonati, sculacciati, insultati e tirati per i capelli, è lecito che venga ascoltato? In definitiva: se un genitore aborre metodi e sistemi “educativi” che contemplano gli schiaffi, i pizzicotti, le frasi in dialetto, può pretendere che anche la scuola faccia altrettanto? Possono, insomma, una mamma o un papà (sì, anche quelli che picchiano i figli, che ci sono) sapere che quando lasciano un bimbo di TRE anni appena compiuti in aula il piccolo non venga maltrattato da chi è pagato dallo Stato per educare ed istruire? Solo questo. Il video è un “di più”, stavolta.
https://www.youtube.com/watch?v=PfghCh8fq6o