“DA PALAZZO PERSONÉ CI FANNO SAPERE CHE IL TORO IN METALLO DA 40.000 EURO È ARTE NECESSARIA PER LA CITTÀ”

Da palazzo personé ci fanno sapere che il toro in metallo da 40.000 euro, voluto da Mellone e i suoi, è “arte necessaria per la Città”.

Io questa gente che incassa i quattrini dei neretini e li spende come meglio crede senza un minimo scrupolo, da un lato la comprendo sempre meno e dall’altro mi fa inorridire per la straordinaria capacità di riuscire a difendere anche le nefandezze più incredibili. È più forte di loro, non sono capaci di ammettere i loro errori. E oltre a questa faccia di bronzo che si ritrovano, hanno persino l’ardire di affermare che quei 40.000 euro non potevano essere destinati sul capitolo dei servizi sociali, come da noi richiesto dopo essere venuti a conoscenza dell’enorme costo di questo toro in ferro all’ingresso della Città. Oltre ad essere dei bugiardi riconosciuti anche dal cittadino più disinformato sulla vita della cosa pubblica, questi signori sono, ancora una volta, il simbolo di come una pseudo classe politica non riesca a provare vergogna in nessun caso. Ma non sorprende venire direttamente a conoscenza del fatto che i Consiglieri Comunali di maggioranza non partecipano alla fase di redazione del bilancio di previsione e dunque non sono a conoscenza che sui diversi capitoli di bilancio possono essere stanziate le risorse economiche in maniera più o meno incisiva a seconda della visione di Città che contraddistingue un governo cittadino. Lo diciamo non certo da oggi che gli yes man di Mellone si limitano a votarlo (sempre a favore) il bilancio, non conoscendone ne i contenuti ne la fase di redazione.

Farsi beffa dei bisogni delle persone che vivono una condizione economica e sociale complicata è da sempre il tratto distintivo di questa amministrazione comunale. Lo abbiamo visto con la disgustosa pratica della distribuzione dei pacchi alimentari nell’atrio del Comune, fenomeno fermatosi solo grazie alle nostre incalzanti pubbliche denunce e prese di posizione nei confronti di un siparietto che non faceva altro che schiaffeggiare la dignità delle persone. Per questo io non accetterò mai lezioni su come andare incontro alle esigenze dei più deboli da parte di chi i deboli li vede solo come uno strumento utile alla propria schifosa propaganda. Non accetterò mai lezioni sul contrasto alla povertà e all’integrazione sociale da chi gioca a fare il finto amico dei quartieri popolari e poi va a braccetto con i milionari inglesi che vengono a cementificare indiscriminatamente il nostro territorio.

Al consigliere di maggioranza, che si risveglia dal sonno con la stessa cadenza di due cicli di letargo, e a cui è toccato l’avvilente compito di difendere una scelta come quella di spendere 40.000 euro per un toro di ferro, rivolgo un invito: si faccia affidare la missione di scrivere, o farsi scrivere, note stampa su scelte un po’ più nobili di questa, qualora l’amministrazione di cui fa parte fosse mai capace di farne. Perché c’è un limite a tutto – appunto – anche al non provare vergogna!

Lorenzo Siciliano