È una delle richieste più significative degli operatori agricoli del Salento alle prese con il flagello del complesso del disseccamento rapido dell’olivo, cioè la riduzione dell’aliquota Imu per i frantoi, tagliati fuori dalla dichiarazione di stato di calamità naturale perché non rientrano nella categoria delle aziende agricole. E l’amministrazione comunale, che ha incontrato pochi giorni fa una rappresentanza di operatori, ha deciso di raccogliere il grido di dolore prevedendo di ridurre sul territorio comunale l’aliquota Imu per i frantoi al minimo previsto dalla legge, cioè il 7,6 per mille, la quota di competenza statale.
Proprio i frantoi, peraltro, sino ad oggi non sono rientrati in alcuna ipotesi di intervento, nonostante le enormi difficoltà di questa situazione.