Tra le proteste dei parrocchiani, i funzionari del Comune si sono presentati puntualissimi all’appuntamento. E si sono fatto consegnare le chiavi dei campetti di via Kennedy. E’ una sconfitta per la società civile e per la parrocchia di Santa Maria degli Angeli? E’ finita qui? Ancora non lo sappiamo, il tempo passa ed è galantuomo: fazzaddìu.
Lo scempio della Democrazia è compiuto.
Sabato 16 febbraio 2019. Una data che rimarrà nella storia della nostra Nardò. Un giorno che verrà ricordato come il giorno nel quale una amministrazione comunale ha fatto scempio della democrazia e offeso una comunità intera. Oggi il Comune ha ufficialmente “sfrattato” la Parrocchia S. Maria degli Angeli dalla gestione dell’impianto sportivo di via Kennedy.
Una decisione senza un perché.
Nessuno ad oggi, Sindaco Mellone in testa, ha dato spiegazioni plausibili. Nessun componente l’amministrazione comunale ha spiegato ai neretini perché a ricezione della richiesta di proroga della gestione dell’impianto inoltrata da Don Giuseppe Raho, parroco, non si sia, come educazione avrebbe voluto, risposto a quella richiesta. L’amministrazione comunale poteva non prorogare la concessione. E’ un suo diritto. Ma Mellone e i suoi, tutti nessuno escluso lo ribadiremmo sempre, devono spiegare ai neretini i motivi della loro decisione e soprattutto perché non sia stato fatto un bando pubblico per l’affido della gestione. E perché la gestione sia stata concessa, come se l’impianto fosse un bene privato, all’associazione “ in viaggio con Momì”. Associazione che non si comprenda quali requisiti, titoli e meriti abbia. Forse come diceva il “ divo” Giulio: “a pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”.
Certo è che se il Sindaco Mellone e tutti i suoi vogliono ripetere la stessa sceneggiata con i locali di Piazza Salandra dove sono allocati i vari circoli c’è poco da stare allegri. Mellone dica sin da oggi quali sono i programmi della sua amministrazione per la riqualificazione del centro storico. Dica come si procederà all’affido dei locali. Basterà inoltrare una domandina qualche giorno prima e/o essere amici degli amici?
Mellone e i suoi oltre a mostrare rispetto per chi frequenta la Società Operaia, il Circolo Emigranti etc paghino di tasca propria le parcelle degli avvocati per la causa persa e la smettano di fare i bulletti. Rileviamo, ancora una volta, la viltà degli attuali amministratori che non hanno avuto il coraggio morale e civile di assumersi le proprie responsabilità presentandosi al passaggio di consegne e firmando anche loro al cospetto del parroco i verbali di consegna dell’impianto.
Il viso amareggiato e avvilito di Don Giuseppe Raho, mentre firmava i verbali di consegna dell’impianto ai funzionari del Comune, ci deve essere di sprone a continuare a lottare con sempre maggiore forza contro chi tradisce quotidianamente il mandato conferito loro dagli elettori e gestisce la cosa pubblica come fosse un bene personale.
Centro Studi “ Salento Nuovo”
(Lucio Tarricone)