Importante novità che riguarda il Codice della Strada, in particolare per chi viaggia su auto con targa straniera, contenuta nel recente Decreto Sicurezza convertito in legge lo scorso 3 dicembre. Il comando di Polizia Locale di Nardò, guidato dal tenente colonnello Cosimo Tarantino, infatti, richiama all’attenzione degli automobilisti le modifiche all’art. 93 del Codice, che vieta adesso a chi ha la residenza in Italia da più di 60 giorni, di circolare con veicoli immatricolati all’estero (ad eccezione dei veicoli concessi in leasing, in locazione o in comodato, muniti di documento che lo accerti). I trasgressori sono punibili con una sanzione amministrativa che va da 712 a 2848 euro e che prevede l’immediata cessazione della circolazione del veicolo. Inoltre, se entro i 180 giorni successivi alla violazione, il veicolo non viene immatricolato in Italia o sia tornato all’estero, scatta la confisca dello stesso.
“Si tratta di una novità non di poco conto – spiega il comandante della Polizia Locale di Nardò Cosimo Tarantino – in considerazione del fatto che il fenomeno delle auto immatricolate all’estero è abbastanza diffuso anche nella nostra città. Si tratta in molti casi di automobilisti che, circolando con auto immatricolate in altri Paesi, aggirano di fatto Iva, multe, bollo, spese di immatricolazione e di revisione. Adesso il Decreto Sicurezza ha posto un limite e anche delle sanzioni piuttosto salate. L’invito agli automobilisti neretini è quello di non farsi cogliere impreparati”.
L’altra novità del Decreto Sicurezza riguarda, in generale, i veicoli immatricolati all’estero, che com’è noto possono circolare in Italia al massimo per un anno e per i quali adesso gli intestatari, scaduto il termine di un anno, dovranno chiedere al competente ufficio di Motorizzazione Civile, previa consegna del documento di circolazione e delle targhe estere, il rilascio di un foglio per lasciare l’Italia (documento e targhe saranno poi trasferite dalla Motorizzazione italiana ai competenti uffici esteri). Anche in questo caso si rischia una sanzione che va da 712 a 2848 euro, l’immediata cessazione della circolazione ed eventualmente la confisca del mezzo.
Il comando di Polizia Locale, in ogni caso, è a disposizione per ogni richiesta di chiarimento.