Il noto esponente politico, già consigliere provinciale, dal 1994 forse il più attivo politico della città, ieri sera è stato chiaro.
Per ora il fondatore del movimento “Città Nuova”, da qualche tempo in sintonia col Pd, resterà iscritto al partito ma ha rassegnato le proprie dimissioni, ricevendo l’apprezzamento e i ringraziamenti del segretario Salvatore Falconieri per le motivazioni che lo hanno portato a questa decisione. Siciliano, infatti, ha affermato (per altro lo disse anche al tempo dell’insediamento della segreteria) che sarebbe stato più opportuno dare spazio ai giovani. Tanto è vero che ora lo stesso Siciliano si augura che altri “anziani” cedano il passo ai giovani, seguendo il suo esempio.
Ma c’è del fuoco che cova sotto la cenere. Chi bazzica negli ambienti politici, infatti, sa bene che la scelta di Daniele Piccione di accettare l’incarico di delegato del presidente della Provincia, Stefano Minerva, non sia stata condivisa dal “gruppo Siciliano”. Così come l’iniziativa di creare un comitato per sostenere Zingaretti alla corsa nelle primarie per la segreteria nazionale.
Siciliano sperava che almeno la prima decisione sarebbe stata condivisa o annunciata all’assemblea degli iscritti del locale Pd.
Così come è avvenuta, invece, è parsa un sostegno alle politiche di conquista messe in atto dallo staff di Michele Emiliano, utili ad andare oltre ogni gruppo locale ed ogni sensibilità fedele o vicina al Pd. Una “utile idiozia”, insomma, pericolosa per la stabilità dei gruppi locali e che fanno l’occhiolino ad ogni genere di utilitaristico estremismo.
Per ora Siciliano si “raffredda” dicendo sì ai giovani ma anche no a queste “strategie” e restando all’interno del partito per contrastarle.
A breve, a questo punto, Falconieri dovrebbe provvedere a realizzare quanto annunciato qualche giorno fa: l’azzeramento della segreteria stessa.