Avevano pesantemente offeso una coetanea. Sentenza severa ma giusta: dovranno pagare 1700 euro a testa. di multa, i risarcimenti alla donna offesa e le spese processuali.
Il giudice di pace, Franco Giustizieri, ha pronunciato la sentenza nei confronti di due donne di Nardò di 34 e 32 anni, entrambe residenti all’estrema periferia della città.
Entrambe avevano utilizzato Facebook per offendere la reputazione di una 35enne che risiede in centro città. Pesantissime le offese: facendo il suo nome avevano riferito che “il maiale è sporco ma rispetto a te porta la cravatta”. Inoltre definirono la donna “lurida, poveretta e bakonki”.
Questo è un tipico insulto, molto radicato in provincia, che fa riferimento al famoso nano Bagonghi, un fenomeno da baraccone. La donna, difesa dall’avvocato Antonio Palumbo, ha ottenuto soddisfazione con la condanna delle due imputate.
Il giudice ha osservato che andava necessariamente tutelata la cosiddetta reputazione dell’individuo, ovvero l’onore inteso in senso soggettivo quale considerazione che il mondo esterno ha del soggetto stesso. Per le due donne sarà una bella botta: multa, cadauna, di 1700 euro; risarcimento alla donna offesa di mille euro; 1500 euro per spese di costituzione in giudizio.
Insomma, oltre alla condanna di pagare una multa la sentenza le obbliga anche al pagamento delle spese processuali.