Cari fratelli e sorelle dell’amata diocesi di Nardò-Gallipoli,
celebriamo a Natale l’iniziativa benevola di Cristo che, “pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini” (Fil 2,6-7).
Il Natale ci ricorda che la nostra fede è un avvenimento. È l’avvenimento di una Presenza irriducibile a idea o a morale. Con tale Presenza non possiamo non imbatterci grazie ad un’esperienza di incontro che cambia la direzione della vita.
Il mistero dell’Incarnazione è un impegno per i cristiani ad integrare le differenze, a riconciliarsi con tutti i fratelli e le sorelle nella differenza del loro credo religioso e della loro provenienza geografica, etnica e culturale.
L’augurio è di poter celebrare il Natale, vivendolo nella coerenza dello stile a cui esso provoca tutti e ciascuno.
Che possa essere “buon Natale” per coloro che vivono con il peso di situazioni difficili, siano esse di salute fisica o spirituale. Che possa essere “buon Natale” per chi, lontano da casa, cerca una dimora da cui far ripartire la speranza di una vita buona. Che possa essere “buon Natale” per chi non si arrende all’ingiustizia di un mondo in cui il denaro e il benessere consumistico prendono il posto dei valori quali la solidarietà e la comunione. Che possa essere “buon Natale” veramente attraverso la testimonianza di una Chiesa che accosta l’umanità e con questa “lotta, soffre e spera…” come si canta spesso nelle nostre assemblee liturgiche.
Buon Natale dal profondo del cuore. Felice anno nuovo.
+Fernando
Vescovo di Nardò-Gallipoli