Con l’approssimarsi della stagione invernale l’amministrazione comunale ha avviato l’ennesimo intervento di risanamento e messa in sicurezza dei fondi stradali in città, sia su arterie a superfice naturale, sia su arterie asfaltate ma compromesse dagli agenti atmosferici e dal lungo utilizzo. Lo stanziamento per questo intervento è di circa 80 mila euro di risorse interne. L’obiettivo ovviamente è restituire decoro e soprattutto sicurezza ad automobilisti e pedoni.
Del primo blocco (i lavori sono già partiti) fanno parte via Tito Sanasi, via Luigi Mariano, via Saffo, strada Pantalei Tagliate, strada Arenile, via Gioacchino Toma, via Gaetano Martinez, via Fra’ Bonaventura da Lama. Si tratta di strade comprese tra la periferia urbana e le marine. Del secondo blocco fanno parte invece via Spallanzani, via Zara, via Pastrengo, via Pazienza, via Nenni, via Galluppi, via Castellana, via Zuccalà, via Cadorna, via Settembrini, via Fumonero, via Bramante e via Bernini. In questo caso si tratta di strade prevalentemente del centro urbano dove è stata ravvisata una urgente necessità di intervento a causa delle cattive condizioni del manto. Spicca, in particolare, via Fumonero (nella omonima contrada appena fuori città) che è una vecchia arteria di collegamento con la città di Galatone e che è utilizzata come via alternativa alla ex strada statale 174 (ora strada provinciale n. 359) tra Nardò e Galatone appunto, interessata da un paio di anni dalla realizzazione del cavalcaferrovia e da un intenso intervento di riqualificazione. I pendolari con la vicina Galatone a brevissimo potranno percorrere in sicurezza via Fumonero, in attesa del completamento dei lavori sulla strada principale.
“In poco più di due anni – tira le somme il sindaco Pippi Mellone – abbiamo fatto una settantina di interventi di prima posa o rifacimento del manto stradale, oltre a qualche altra decina di azioni di risanamento e di rappezzi. E altri interventi sono già in cantiere per incrementare ulteriormente la portata di un piano di riqualificazione delle nostre strade che non ha precedenti. Non avevamo molta scelta, viste le condizioni in cui ce le hanno consegnate, senza manutenzione da decenni, brutte, pericolose e indegne di un Paese civile. È come se il capitolo del decoro urbano non fosse mai esistito nell’agenda della vecchia politica cittadina”.