“In occasione del Consiglio Comunale question time tenutosi questo pomeriggio alle 17.00 abbiamo ritenuto di fondamentale importanza abbandonare l’aula consiliare facendo terminare la seduta del Consiglio stesso. Le continue violazioni del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, dello statuto e del TUEL hanno fatto sì che si giungesse al Consiglio odierno con ben 26 interrogazioni consiliari iscritte all’ordine del giorno. La maggior parte delle quali datate Maggio, Giugno, Luglio e Agosto 2017. Oltre tredici mesi di ritardo che rappresentano plasticamente la gestione goffa ed arrogante della cosa pubblica incarnata dal Sindaco Mellone e dalla sua Amministrazione. A ciò si aggiunga la costante assenza da parte del primo cittadino non solo ai pochi question time convocati fino ad oggi, ma anche durante gli interventi dei Consiglieri di minoranza durante i Consigli Comunali.
Non abbiamo assunto questa decisione a cuor leggero, ma con grande senso di responsabilità perché non intendiamo far continuare un andazzo assolutamente deplorevole per la vita democratica di un Comune come Nardò. Un andazzo che più volte è stato denunciato a S.E. il Prefetto, al quale chiederemo nuovamente un intervento determinante adito a ristabilire il rispetto dei ruoli che rivestiamo e che i cittadini ci hanno affidato.
Le interrogazioni consistono nelle richieste rivolte al Sindaco e alla sua Giunta per avere informazioni circa la sussistenza o la verità di un determinato fatto o per conoscere i motivi ed i criteri in base ai quali è stato adottato un provvedimento o gli intendimenti con i quali si prefigge di operare in merito ad un determinato fatto o intervento. Quelle da noi presentate erano di fondamentale importanza per la vita della comunità neretina, poiché trattavano argomenti come il funzionamento del servizio di Protezione Civile, la sistemazione di alcune strade, danni derivanti dall’alluvione dello scorso inverno, il piano di rigenerazione urbana, l’abbandono incontrollato di rifiuti, problematiche sanitarie locali attinenti l’ex nosocomio neretino. Le interrogazioni, chiaramente, hanno un senso se discusse nei termini previste e non a distanza di anni.
Sottolineiamo in maniera netta come non si sia mai verificato, nelle passate legislature, un sistema di puntuale boicottaggio dell’attività della minoranza così lampante. Questi sono i signori che avevano promesso il cambiamento, la maggiore trasparenza e il rispetto delle regole, come rivendicato a più riprese quando loro stessi rappresentavano le forze di opposizione.
Rinnoviamo pertanto l’invito al Presidente del Consiglio Comunale che dovrebbe essere il garante di tutta l’assise e non della maggioranza, a tutelare le prerogative soprattutto dei Consiglieri di minoranza, garantendo l’esercizio effettivo delle loro funzioni, assicurando adeguato e giusto rispetto delle regole che disciplinano il funzionamento dell’assise, fino ad oggi puntualmente e vergognosamente violate.”
I Consiglieri Comunali di opposizione
Daniele Piciccione
Lorenzo Siciliano
Giancarlo Marinaci
Carlo Falangone
Roberto My