Il buon dio dall’alto tutto vede ma a volte una telecamera forse è più efficace. Soprattutto contro i malintenzionati. Dopo il secondo furto nella parrocchia della Santa Famiglia, nel popoloso quartiere “167”, il parroco don Pinuccio si rivolge ai fedeli: “Non possiamo continuare così. Raccogliamo la somma necessaria per installare un sistema di allarme e videosorveglianza”.
L’ultimo episodio si è verificato nella notte tra venerdì e sabato scorso ma non è possibile definire in modo preciso l’orario. Approfittando delle ore notturne, uno o più malviventi si sono introdotti nel tempio sacro dopo aver forzato una porta dello studio personale del parroco. All’appello manca un fonte battesimale in rame e altri piccoli oggetti d’argento. La stima del valore è di poche decine di euro. Altri pochi euro sono rimasti nelle cassette delle luci votive a gettone, i malviventi hanno provato a scassinare il contenitore ma non sono riusciti nell’impresa.
Si tratta, però, del secondo episodio nel giro di pochi giorni. La parrocchia della Santa Famiglia ha subito il primo furto il 26 giugno scorso. In quel caso il bilancio fu più pesante: i ladri riuscirono a portare via un calice e una coppa d’argento, un incensiere, il monitor di un computer e poche decine di euro delle offerte. In entrambi i casi i danni riportati dalla struttura sono stati notevoli. Ed è questo, oltre al dispiacere di assistere a simili episodi, a spingere il parroco della Santa Famiglia lanciare una sorta di appello.
“Sono qui dal 2001 – spiega don Pinuccio – ed era da un po’ di anni che non succedevano episodi simili. Adesso, invece, siamo già alla seconda intrusione in pochi giorni. I fedeli sono sorpresi e meravigliati per aver subito due furti in così poco tempo. Da questo stato d’animo di amarezza e incredulità è emersa la necessità di garantire maggiore tranquillità all’ambiente sacro. Per questo motivo ho suggerito di iniziare una colletta per installare intorno alla chiesa un sistema di allarme e telecamere”.