Salute e sicurezza sul lavoro non sono semplici “dettagli”. Soprattutto nella zona di Boncuri, alla periferia di Nardò, dove è allestito il Centro di accoglienza per i lavoratori agricoli stagionali, in gran parte extracomunitari ma non solo.
ASL Lecce, attraverso il Distretto Socio Sanitario di Nardò, anche per questa stagione ha organizzato un “pacchetto” di servizi dedicati a questi lavoratori, garantendo la presenza di un medico all’interno dell’ambulatorio di prima assistenza e attivando anche un presidio del Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPESAL).
Punti di riferimento “sul campo” e per ciò molto importanti per i 140 braccianti agricoli ad oggi ospiti del Campo di Accoglienza allestito dal Comune di Nardò, un esempio del tutto peculiare di servizi messi a disposizione di persone particolarmente esposte in un settore che, non di rado, finisce agli onori della cronaca per episodi negativi.
La ASL di Lecce, invece, prova a realizzare un esempio positivo, i cui “ingredienti” sono l’assistenza universale e la prossimità rispetto alle persone e al bisogno. Nell’ambulatorio medico, infatti, nei casi di necessità vengono effettuate le visite mediche e le prestazioni tipiche di un ambulatorio di medicina generale, fra cui le medicazioni e le terapie farmacologiche, le prescrizioni di farmaci e di prestazioni specialistiche, ovvero quelle di ricovero ospedaliero. Le visite e le prestazioni strumentali specialistiche vengono erogate presso il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) di Nardò oppure negli Ospedali della ASL. Ai cittadini stranieri comunitari ed extra-comunitari indigenti, non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, viene rilasciato dal personale del Distretto Socio Sanitario il codice STP, che identifica lo “Straniero Temporaneamente Presente”, al fine di garantire loro l’assistenza sanitaria. Considerando che l’attività lavorativa si svolge essenzialmente durante la mattinata, l’ambulatorio medico è attivo dalle ore 16 alle ore 20, dal lunedì al venerdì. Negli altri giorni e orari, si può comunque ricorrere al Punto di Primo Intervento e alla Continuità Assistenziale di Nardò e, nei casi d’urgenza, è possibile attivare la Centrale operativa 118.
L’altro pilastro di questa rete di sicurezza è il presidio del Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPESAL), che dipende dal Dipartimento di Prevenzione della ASL di Lecce. Oltre ai controlli ispettivi aggiuntivi nelle aziende agricole in cui sono impegnati i lavoratori migranti, nel Campo di accoglienza viene svolta un’attività di informazione e formazione in materia di sicurezza del lavoro dei lavoratori agricoli migranti temporaneamente presenti, nonché un’attività di controllo sanitario di pre-assunzione, curata da una équipe composta da Medico del Lavoro, Tecnico della Prevenzione e Infermiere. Tutti i lavoratori che fanno richiesta, vengono sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Per la gestione del campo di accoglienza, compresa l’assistenza sanitaria, è fondamentale la collaborazione fra vari enti e organizzazioni che, sotto la regia della Prefettura di Lecce, in collaborazione con Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Nardò, hanno costruito un vero e proprio modello inclusivo a tutela del lavoro e dei diritti. Un impegno comune formalizzato in un apposito Protocollo d’intesa in materia di lavoro stagionale in agricoltura, che vede coinvolti, oltre alla ASL Lecce, anche Ambito di Nardò, Rappresentanze dei lavoratori, Ordine dei consulenti del lavoro, Rappresentanze datori di lavoro, INPS e INAIL provinciali, Ispettorato del lavoro, Caritas diocesana e Diocesi di Nardò, Protezione Civile – Misericordia, Cassa A.M.I.C.A, Consiglio Italiano per i rifugiati, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine.