Apprendiamo a mezzo stampa delle dichiarazioni di diversi Dirigenti Scolastici di Lecce e Provincia, spesso con toni paternalistici e minacciosi, in relazione all’abbigliamento che gli studenti e le studentesse devono tenere negli spazi scolastici.
“Riteniamo estremamente limitanti della libertà degli studenti e delle studentesse oltre che in alcuni casi offensive,le dichiarazioni rilasciate ieri da alcuni Dirigenti Scolastici.
Crediamo invece che, a dispetto della logica del decoro sia urgente avviare un’ampia riflessione sul senso degli spazi scolastici come luogo di crescita ed espressione degli studenti e delle studentesse. – Dichiara l’Unione degli Studenti Lecce –
Crediamo che non sia assolutamente formativo il tipo di discorso avviato, né le minacce di sanzioni promesse che si traduce nella censura di parti del nostro corpo, in alcuni casi inteso ancora come provocazione sessuale, in quanto vengono vietati shorts,gonne e canotte” – Continua il Sindacato Studentesco
“Crediamo che la scuola debba educare ad una sana e consapevole scoperta di sé stessi, al rispetto del proprio corpo e di quello degli altri e delle altre. I luoghi della formazione dovrebbero rappresentare un luogo libero in cui sentirsi a proprio agio ed esprimersi liberamente e che queste dichiarazioni siano minatorie della funzione sociale che la scuola ha. È evidentemente necessario costruire forme di rispetto per i luoghi della conoscenza, ma queste non possono tradursi in imposizioni e minacce senza alcun fondamento pedagogico, quanto piuttosto su una cultura del dialogo e della cooperazione invece che della ghettizzazione, utili a fornirci gli strumenti per elaborare un nostro pensiero critico e del rispetto di noi stessi e degli altri. Sui nostri corpi e nelle nostre scuole decidiamo noi” – Conclude l’UdS –