Le Iene a Nardò ci sono da tempo, ormai, e governano questa “piccola cittadina del sud”. Abbiamo assistito a un servizio andato in onda per rimestare nel nulla, in una storia di miseria, non solo economica, ma umana: un’operazione miseramente cinica e farisea. Il rischio è di generare traumi e onte che difficilmente non lasceranno segni nel bambino coinvolto.
Doveva calare un religioso silenzio sulla tristezza di questa vicenda. Non fosse altro perché c’è di mezzo un bambino. Tutti condannano la madre in quanto rea di “averlo ammazzato”. Intanto da perfetti estranei come concittadini, giornalisti, amministratori, comunità religiosa, si continua a “celebrarne il funerale”. E tutto questo in nome di due minuti di celebrità, un’intervista su Italia 1, un selfie tra Iene.
Nardò Bene Comune