Un consigliere comunale di Andare Oltre si presta a chiedere il patrocinio al Comune della manifestazione. E l’Amministrazione lo concede. Ma l’Anpi provinciale, a firma di Silverio Tomeo, protesta e chiede l’intervento dei democratici e degli antifascisti.
“Questa sera si è svolta a Nardò (LE) alle 19,30 una macabra fiaccolata per l’anniversario della morte di Sergio Ramelli, un giovane neofascista morto a Milano nel 1975 per le conseguenze di un agguato sotto casa.
La ricorrenza è strumentalizzata, da anni, dall’organizzazione neofasciste per gridare al martirio ed esaltarsi in saluti romani”.
Le odierne organizzazioni neofasciste come Lealtà e azione, CasaPound e Forza Nuova sono collegate idealmente agli anni 70.
“Volendo vittimizzarsi gli odierni neofascisti esaltano, in un culto minoritario e macabro, i “cuori neri” caduti in quegli anni, circa una ventina, per via di agguati, incidenti, sparatorie con la polizia, tralasciando quelli che si sono ammazzati tra di loro. Naturalmente questi nipotini del terrorismo nero devono far dimenticare i rapporti con lo stragismo dello Stato-ombra e dei servizi deviasti e le numerose uccisioni di militanti di movimento da parte dei loro benamati zii. Si tratta di seminatori di odio, di razzismo, ispiratori di violenza e aggressività, che non devono trovare spazio pubblico, né a Nardò né altrove. È giunto il momento di sciogliere per legge le organizzazioni neofasciste.
È gravissimo che il sindaco della cittadina neretina dia il patrocinio del Comune alla richiesta di un suo stesso consigliere di maggioranza per una provocatoria parata. Il sindaco di Nardò è il capo di una formazione pseudo-civica provinciale che si chiama “Andare oltre”, che vanta anche il sindaco di Galatina e il vicesindaco di Lecce, oltre a diversi consiglieri comunali, e che ha dirottato i voti per la Lega di Salvini e per CasaPound alle elezioni del 4 marzo.
I democratici e gli antifascisti di Nardò e della provincia di Lecce si mobilitino immediatamente, siano vigili e attenti, contro queste provocazioni inconfondibilmente neofasciste e neosquadristiche”.
ANPI provinciale