Non vorrei passare per un sadico pompiere, ma l’eccitazione di Marcello Risi in queste ore per la pronuncia della Corte dei Conti mi sembra un tantino fuori luogo. Per carità, l’assoluzione è una buona notizia (anzi, complimenti!), ma in questo caso non fa di lui in automatico un mago dei conti e della finanza pubblica. Riportiamolo tutti insieme sulla Terra.
Ci tengo sommessamente a ricordare infatti che quanto deciso a Bari non sposta di una virgola – purtroppo per lui e per la città – il giudizio “storico” sulla gestione rovinosa dei conti del Comune di Nardò nel quinquennio che lo ha visto, nostro malgrado, alla guida dell’ente. Una gestione che ha indotto la Corte dei Conti ad agire e che ha prodotto un ulteriore spesa di migliaia di euro per la città. Marcello Risi resterà sempre il sindaco dei bilanci di previsione approvati a Natale, della perpetua gestione in dodicesimi, delle casse lasciate completamente vuote, della mancata sorveglianza sui conti della farmacia comunale e quindi del super ammanco, delle clamorose parcelle agli avvocati esterni, dei misteriosi e molto frequenti viaggi a Roma a spese dei neretini. Così, giusto per ricordargli che non è mai stato e non è diventato ieri un fuoriclasse. Né lui, né alcuno di quella triste pattuglia di ex amministratori finiti sotto la lente dell’organo di giustizia contabile.
Tony Romano
Consigliere Comunale Andare Oltre