Continua il “viaggio” di Matera, la Capitale europea della Cultura designata per il 2019, e in questo viaggio sta ricoprendo un ruolo sempre più da protagonista la città di Nardò, che sin dall’inizio ha raccolto l’invito a “fare rete” lanciato ai Comuni di Puglia e Basilicata qualche tempo fa dall’assessorato alla Cultura e al Turismo guidato da Adriana Poli Bortone.
Continua il “viaggio” di Matera, la Capitale europea della Cultura designata per il 2019, e in questo viaggio sta ricoprendo un ruolo sempre più da protagonista la città di Nardò, che sin dall’inizio ha raccolto l’invito a “fare rete” lanciato ai Comuni di Puglia e Basilicata qualche tempo fa dall’assessorato alla Cultura e al Turismo guidato da Adriana Poli Bortone. Il progetto presentato dall’amministrazione comunale neretina e immediatamente recepito dalla futura Capitale europea della Cultura è stato indicato come “canovaccio” per altri progetti di rete – di e con la città di Matera – ai rappresentanti delle amministrazioni comunali presenti all’ultima riunione che si è tenuta ieri proprio nella città dei Sassi. Una riunione cui l’amministrazione comunale neretina ha partecipato con l’assessore al Turismo Giulia Puglia e con il portavoce del sindaco Agostino Indennitate, che è anche il referente del progetto. Il filo conduttore dell’incontro è stata la necessità di dialogo e di collaborazione tra le città e i territori di Puglia e Basilicata nella prospettiva di un anno speciale, che è quello del 2019, nel quale Matera avrà una visibilità eccezionale.
Cinque gli itinerari previsti dall’ipotesi progettuale – ebraico, archeologico, enogastronomico, cicloturistico e naturalistico – che legheranno Nardò a Matera. Chi visiterà la Capitale europea della Cultura il prossimo anno potrà visitare le bellezze di Nardò lungo questi itinerari arricchendo le possibilità di scelta dei viaggiatori e le occasioni di conoscenza di un territorio, quello lucano e pugliese, pensato come un’unica destinazione e come una macroregione turistica. Matera, Nardò e il Salento, del resto, vantano un’offerta capace di coinvolgere target di visitatori omogenei, interessati ad esperienze culturali. Gli itinerari proposti sono pensati su unico tragitto fisico, come può essere ad esempio quello della ciclovia, ma anche sulla varietà dei motivi di interesse (le testimonianze degli ebrei, le emergenze archeologiche, il pane, i sentieri naturalistici tra la Murgia e Portoselvaggio, ecc.).
Anche in questa prospettiva è stato ideato e messo a punto il progetto Paesaggi di pietra – Caccia ai tesori della Magna Grecia Salentina, che vede il Comune di Nardò capofila di un’aggregazione con Collepasso, Galatina, Galatone, Gallipoli, Matino, Parabita, Porto Cesareo, Racale, Supersano e Taviano, candidato all’avviso pubblico del Mibact per la selezione di proposte di scala territoriale\locale per l’attuazione del programma Magna Grecia. Il “cuore” del progetto sono i “paesaggi di pietra”, cioè la pietra delle architetture a secco del paesaggio salentino e la pietra scavata tipica del paesaggio di Matera, una matrice comune che unisce i territori e consente la connessione tra le rispettive offerte turistiche e culturali. Un progetto complesso che parte dall’aspetto conoscitivo (scavi, indagini, ecc.), passa dalla predisposizione di contenuti divulgativi (utili alla valorizzazione e alla fruizione) e finisce alla redazione di veri e propri pacchetti turistici.
“In questa fase – spiega l’assessore al Turismo Giulia Puglia – la nostra premura è quella di stimolare gli operatori locali dell’accoglienza a riunirsi in soggetti rappresentativi in grado di dialogare con gli altri territori e poi auspicabilmente di fare sistema. Per quanto riguarda il ruolo dell’amministrazione comunale devo dire con orgoglio che nel “viaggio” di Matera 2019, grazie anche all’intuito e alla grande disponibilità di Adriana Poli Bortone, siamo diventati un modello progettuale per gli altri Comuni e con “Paesaggi di pietre” vogliamo fornire un altro importante ponte tra il Salento e la meravigliosa terra dei Sassi”.