CICLOVIA E ORTI SOCIALI. ECCO COME CAMBIA NARDO’

Ci inorgoglisce leggere così spesso notizie riguardanti il nostro Comune dalle pagine di quasi tutti i giornali locali, una grande attenzione dovuta al modo in cui questa amministrazione sta gestendo la cosa pubblica. Rileviamo con orgoglio come le politiche sulla rigenerazione urbana, al centro della scorsa campagna elettorale, stiano ora trovando attuazione attraverso progetti interessanti riguardanti le aree verdi pubbliche e i grandi appezzamenti di proprietà comunale, simbolo sino a ieri dello spreco e del degrado.

Ci inorgoglisce leggere così spesso notizie riguardanti il nostro Comune dalle pagine di quasi tutti i giornali locali, una grande attenzione dovuta al modo in cui questa amministrazione sta gestendo la cosa pubblica. Rileviamo con orgoglio come le politiche sulla rigenerazione urbana, al centro della scorsa campagna elettorale, stiano ora trovando attuazione attraverso progetti interessanti riguardanti le aree verdi pubbliche e i grandi appezzamenti di proprietà comunale, simbolo sino a ieri dello spreco e del degrado.

Grazie ad un lavoro oculato dell’ufficio dello staff e del settore Lavori Pubblici, Nardò ha finalmente la lungimiranza non solo di partecipare a bandi pubblici ma anche la competenza di finire sul podio come successo in questa settimana. È infatti di pochi giorni fa la notizia del finanziamento, attraverso fondi pubblici regionali, di circa un milione e mezzo di euro per la realizzazione della ciclovia, quella che una volta ultimata rappresenterà il percorso ciclabile più grande della provincia. Come si può dedurre, riuscire a elaborare un progetto di questa natura e grandezza è molto complesso – e fino a qualche anno fa forse impensabile – perché parliamo di oltre 14 km di infrastruttura la quale interesserà molti dei percorsi cittadini più importanti: da Via De Gasperi a Via XX Settembre, attraversando il centro storico per raggiungere il Castello e poi Via XXV luglio, Via Bonfante, Via Marinai d’Italia e Corso Italia per connettersi fino a quel km già esistente in zona Pagani.

Un’opera faraonica per i giorni nostri.

Sempre questa settimana il Consiglio Comunale ha approvato poi il Regolamento riguardante gli orti sociali, uno strumento che permetterà di affidare a individui provenienti dalle fasce più deboli della città appezzamenti agricoli abbandonati ma di proprietà comunale che potranno in questo modo essere coltivati per scopi di fabbisogno domestico. Si è dato seguito così ad un altro punto del programma elettorale della coalizione Alleanza per il Cambiamento.

Siamo certi che queste due significative iniziative, tra le altre, contribuiranno a modificare in meglio la città, sia nelle abitudini che nella eco sostenibilità dei trasporti, nonché nelle economie di una società che deve riscoprire la sua vocazione agricola.

Segretaria cittadina di Andare Oltre
il Segretario, Luigi Maritati
il Vicesegretario, Antonio Perrone