CASILI (M5S): “MELLONE E DELLI NOCI? FINTI RIVOLUZIONARI CON METODI DA VECCHIA POLITICA”

“Mi riesce difficile comprendere il senso del documento sottoscritto da un piccolo gruppo di amministratori locali con primi firmatari il Sindaco di Nardò e il vice sindaco di Lecce, Mellone e Delli Noci, in cui si cerca impavidamente di screditare il M5S”. Replica così il consigliere del M5S Cristian Casili al documento firmato da alcuni amministratori salentini che fanno riferimento al Movimento “Andare Oltre”.

“Mi riesce difficile comprendere il senso del documento sottoscritto da un piccolo gruppo di amministratori locali con primi firmatari il Sindaco di Nardò e il vice sindaco di Lecce, Mellone e Delli Noci, in cui si cerca impavidamente di screditare il M5S”. Replica così il consigliere del M5S Cristian Casili al documento firmato da alcuni amministratori salentini che fanno riferimento al Movimento “Andare Oltre”.

“Trovo incomprensibili – continua Casili – gli ammiccamenti di Mellone ad Emiliano e al suo pessimo Governo che, dalla sanità all’agricoltura, ha messo in ginocchio la Puglia; così come trovo incomprensibili e innaturali le alleanze tra figure che si definiscono di destra e la peggiore sinistra ormai senza bussola e polverizzata da tempo, e trovo incomprensibile il loro mettersi sul mercato. È legittimo che si creino movimenti basati sulle esperienze territoriali, ma devono avere il coraggio di dire da quale parte vogliono stare. Chi non lo fa – incalza il pentastellato – si mette allo stesso livello di tanti esponenti della prima Repubblica cui si rimprovera proprio di aver svilito e mortificato la politica italiana cancellando di fatto le categorie della destra e della sinistra. Trovo tutto ancora più incomprensibile se penso che fino a qualche tempo fa quegli stessi firmatari, Mellone in testa, ammiccavano al M5S al pari di tanti giovani amministratori che intravedono nella nostra proposta politica l’unica possibilità di sbarazzarsi della “vecchia politica”, quella che un tempo cercavano di combattere e di cui oggi fanno parte a pieno titolo sebbene senza identità. Prendiamo atto, allora, che costoro hanno fatto peggio degli altri, servendosi del M5S ed in particolare delle sue modalità di stare sulla scena pubblica e dei suoi temi per costruirsi un’immagine da rivoluzionari che però, nei fatti, non solo non trova rispondenza ma dietro la quale ci si muove all’insegna del «io valgo per i voti, chi mi offre di più?». Questi nostri nuovi detrattori sono i nostri migliori alleati, perché i cittadini hanno compreso quale sia l’unica forza che si oppone al decadimento culturale e politico determinato dai partiti tradizionali. Questa vicenda – conclude Casili – ha smascherato coloro che si sforzano di apparire rivoluzionari ma che nei metodi sono più vecchi della vecchia politica”.