Mai avremmo pensato di intervenire in risposta al probabile candidato sindaco della minoranza, il dirigente del Centro Studi Salento Nuovo, Lucio Tarricone, il quale è noto per la sua esperienza di assessore, per il fatto di essere espressione di una delle (un tempo) potenti famiglie politiche di Nardò, che sono tutte contro Andare Oltre e, di recente, per la sua abitudine a parlare di riflesso al Sindaco Pippi Mellone… un po’ come fanno quei commentatori che credono di conoscere ogni scienza meglio dei Premi Nobel e che, accoccolati in poltrona, commentano il Tg Leonardo.
Mai avremmo pensato di intervenire in risposta al probabile candidato sindaco della minoranza, il dirigente del Centro Studi Salento Nuovo, Lucio Tarricone, il quale è noto per la sua esperienza di assessore, per il fatto di essere espressione di una delle (un tempo) potenti famiglie politiche di Nardò, che sono tutte contro Andare Oltre e, di recente, per la sua abitudine a parlare di riflesso al Sindaco Pippi Mellone… un po’ come fanno quei commentatori che credono di conoscere ogni scienza meglio dei Premi Nobel e che, accoccolati in poltrona, commentano il Tg Leonardo.
L’ultima pietruzza lanciata da Tarricone è su Sarparea.
Appare opportuno, quindi, fissare qualche punto là dove occorre.
Primo: Sarparea è un’area privata considerata edificabile dal PRG. Non si tratta di un terreno agricolo trasformato in edificabile, come successo a confine, con altre terre al tempo del centrosinistra (non ne avete sentito parlare? Chiaro: nessun ambientalista dell’ultima ora se n’è mai accorto!).
Secondo: Sarparea è suolo “edificabile” perché tra gli anni ’70 ed il 2000 nessuno ha mosso un dito perché quest’area fosse classificata come agricola. Che cosa ha fatto Lucio Tarricone, in questi quaranta anni, per sottrarre Sarparea al cemento?
Terzo: Sarparea è rimasto suolo edificabile perché da quando è stato approvato il PRG fino al giorno in cui il terreno “edificabile” è passato di mano nessuno ha mai detto nulla. Che cosa ha fatto Lucio Tarricone, già assessore di questo comune, per sottrarre Sarparea al cemento?
Quarto: l’amministrazione Mellone è arrivata alla fine di un procedimento e ha scelto tra:
– approvare un’ipotesi totalmente diversa da quella iniziale, adeguata al piano paesaggistico della Barbanente (che prevede molte restrizioni) e ottenendone un “parco pubblico degli ulivi monumentali della Sarparea” a servizio di tutti;
– esporre la città a risarcimenti milionari… così a guadagnarci sarebbe stata solo la ex proprietà che ha ceduto le terre mentre a rimetterci sarebbero stati tutti i neretini.
Quinto: il consumo di suolo nel Salento ed in Puglia è stato causato da chi ha concesso che migliaia di ettari fossero occupati da pannelli solari (si potevano usare i terrazzi) e da chi ha permesso che sotto il proprio naso sorgessero intere località fatte di case abusive.
Sesto: ben vengano i comitati che si battono a tutela del territorio, ma quando non sono politicizzati… ma vedere che di questi fanno parte renziani come i compagni di trenino Siciliano e Piccione fa sorridere. Cosa ha fatto la famiglia Siciliano ed il già assessore Piccione per sottrarre Sarparea al cemento?
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