L’amministrazione comunale ha provveduto a ripulire l’area nei pressi della chiesa dell’Incoronata dopo l’incendio di qualche settimana fa. Un intervento, il primo dopo moltissimi anni, che restituisce decoro e pulizia a una zona periferica della città che si avvia nei prossimi mesi a una riqualificazione importante.
Purtroppo c’è chi, come il consigliere Pd Lorenzo Siciliano, paventa responsabilità di ogni genere da parte dell’amministrazione comunale, strumentalizzando a regola d’arte episodi come l’incendio dei gelsi di via Incoronata. Il consigliere Siciliano, in preda a un raptus di romanticismo retorico, nei giorni successivi all’incendio ricordò i numerosi giovani che si recavano presso i predetti alberi a raccoglierne i frutti ed evocò il censimento storico delle piante. Tutto come sempre suggestivo, fazioso e rigorosamente “sulla carta”. Il suo bel quadretto campestre – che dall’alto del suo celeberrimo pollice verde ritagliava il solito spazio per l’attacco all’amministrazione, montando responsabilità e presunte colpe – si è fermato come al solito alla “denuncia”, al post su Facebook, o quando proprio ci va “meglio” all’annuncio di una interrogazione consigliare da riprendere poi in aula, scotch permettendo. Io, da amministratore della città e non del mio profilo Facebook, ho scelto invece di ascoltare le esigenze del territorio (in questo caso il mio quartiere) e ho dato seguito con atti e fatti concreti.
Con le belle parole e con i post non si tutelano territorio, patrimonio e tradizione.
Bisognerebbe additare meno ed individuare rimedi immediati e concreti, soprattutto in queste giornate calde ed afose che agevolano gli incendi, dolosi o meno che siano. Al collega consigliere ricordo, come sicuramente saprà, che le parole le porta via il vento, per i resti di un incendio occorre invece qualcosa in più.
Andrea Giuranna
Capogruppo in Consiglio comunale Nardò
Giovani in Azione