RIZZO LATERALE
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“NO ALLA ZTL 7 GIORNI SU 7 E H24: ADC SCRIVE A SINDACO DI NARDÒ E PREFETTO DI LECCE PER RICHIEDERE LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO”

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MANIERI

Lo Sportello Territoriale dell’Associazione AVVOCATIDEICONSUMATORI, con sede a Nardò in Via Aldo Moro n. 34, da diversi giorni raccoglie le segnalazioni e le lamentele dei cittadini contrariati dalla ZTL “7 GIORNI SU 7-24 ORE SU 24” e chiede al Sindaco Mellone, al Comandante Tarantino della Polizia Locale, all’Assessore al ramo Tollemeto e al Prefetto di Lecce una urgente modifica – con particolare attenzione agli orari da individuarsi in maniera specifica, circostanziata e circoscritta – al Regolamento per l’accesso e la circolazione dei veicoli nelle Zone a Traffico Limitato e nelle Aree Pedonali del Centro del paese.

A “lagnarsi” non sono solo gli utenti, ma anche commercianti, artigiani e lavoratori che operano in centro, per i quali è emersa una comune, coesa ed omogenea posizione di contrarietà avverso alcune delle modalità di cui al tipo di avviato programma di pedonalizzazione del Centro di Nardò, in particolar modo per quanto concerne la durata di divieto di accesso all’interno dello stesso, prevista indistintamente ed in maniera continuata 7 giorni su 7 e h24.

Premesso che la Città di Nardò ha istituito una nuova Zona a Traffico Limitato nel centro della stessa per vietare l’ingresso dei veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a 1,5 t, comprendente le piazze e le strade situate all’interno del perimetro formato da Via Roma, Via Regina Elena, Piazza Umberto I, Via Duca degli Abruzzi, Piazza Osanna, Via Grassi, Piazza Mazzini e Corso Galliano (ad esclusione di Piazza Cesare Battisti) valida in via sperimentale (7 giorni su 7 e h24) a partire da Venerdì 1 Febbraio 2019, mentre da Lunedì 01 Aprile 2019 avrà inizio la fase operativa/sanzionatoria, con controllo elettronico degli accessi mediante telecamere installate ai varchi di Corso Garibaldi, Piazza della Repubblica, Via Amendola, Via Don Minzoni, Via Santa Lucia ma che, allo stato attuale, la stessa parrebbe non disporre di un definitivo ed adottato PIANO URBANO MOBILITA’ E PARCHEGGI DEDICATO, tale da permettere di stabilire validamente e conseguentemente le Zone a Traffico Limitato, stando alla normativa vigente, avendo predisposto una sola e mera bozza finale del Regolamento -con Consegna in data 1 Ottobre 2018-  per l’accesso e la circolazione dei veicoli nelle Zone a Traffico Limitato e nelle Aree Pedonali.

Ritenendo che una modalità di chiusura del Centro articolata come sopra detto (seppure ancora nella iniziale fase sperimentale) e così in un sistema di orari e zone di difficile comprensione anche per gli stessi addetti ai lavori, in quanto principalmente statuito senza alcuna considerazione di limitazione temporale del divieto, potrà arrecare seri e prevedibili danni e disagi non solo agli operatori commerciali delle zone all’interno comprese, ma anche agli stessi UTENTI e CONSUMATORI in quanto, esattamente in Corso Garibaldi a Nardò ove è attivo uno dei varchi di che trattasi, è collocato l’UFFICIO POSTALE CENTRALE che da sempre offre i suoi servizi all’intera popolazione neretina e non – sono migliaia, difatti, i correntisti e i possessori di libretti – con particolare riguardo alla fascia più debole della stessa che è rappresentata dagli ANZIANI locali, spesso privi delle migliori condizioni fisiche per affrontare a piedi (dato il divieto di accesso, ad orario illimitato, dei veicoli a motore) centinaia di metri prima di raggiungere l’Ufficio Postale de quo per riscuotere la pensione, spedire una raccomandata oppure, ad esempio, per ritirare un pacco in giacenza di consegna, di cui l’utente si ritrova a doversene caricare il peso (notoriamente notevole) per tutto il lungo tragitto di ritorno e sino all’arrivo al proprio automezzo, tra l’altro posteggiato in chissà quale parcheggio in quanto, quelli limitrofi ed esterni al varco in questione e peraltro decimati, risultano già chiaramente insufficienti per supportare la mole di utenza (anche solo quella del servizio postale) e saranno persino destinati a ridursi drasticamente ed ulteriormente.

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A ciò si aggiungono, poi, le attività in proprio di professionisti (in primis, gli studi medici esistenti con i loro servizi offerti alla destinata utenza) e quelle commerciali dei piccoli negozianti ed artigiani che subiranno, inevitabilmente, forti ripercussioni sulla base occupazionale e dei mancati introiti, causati dalla ridotta affluenza degli acquirenti, preludio di un temuto e progressivo spopolamento del centro storico neretino.

 

La scrivente Associazione, sia chiaro, condivide ogni provvedimento adottato per ridurre l’impatto ambientale in un’ottica di una città eco-sostenibile, purchè però tali provvedimenti non trascurino e non mortifichino i diritti spettanti ai cittadini ed a tutti gli utenti, ritenendo indispensabile la salvaguardia ambientale e la tutela della salute e, proprio per questo, contestando un provvedimento che, oltre che verosimilmente illegittimo e lesivo degli interessi particolari di ciascuno degli stessi, è -a tali fini- non solo inutile, ma anzi peggiorativo dell’attuale situazione.

E ciò, inoltre, perché la condivisa riduzione dei veicoli dentro le mura non debba penalizzare alcuni a favore di altri ( si pensi, ad esempio, ai benefici che ne trarranno i negozi commerciali più grandi, situati altrove, agevolati da una accessibilità immediata e da area parcheggio, oltre alle stesse casse comunali che potranno essere favorite dalle multe che fioccheranno, perlopiù in capo a residenti e cittadini locali).

Per tutti questi motivi (a partire dalla mancanza di presupposti ritenuti fondamentali quali la probabile indisponibilità di un definitivo ed adottato Piano Urbano Mobilità e parcheggi dedicato), non comprendendo le ragioni di questa ferma volontà degli amministratori cittadini, che certo non incontrano i favori delle rappresentanze di categoria interessate e ritenendo assolutamente necessaria una immediata inversione di tendenza nella politica di facilitazione all’accesso del Centro Storico Neretino, che diversamente rischia la desertificazione commerciale dopo che -negli ultimi anni- già diversi servizi commerciali hanno dovuto chiudere i battenti, “Avvocatideiconsumatori-Nardò” chiede una urgente MODIFICA DEL REGOLAMENTO per l’accesso e la circolazione dei veicoli nelle Zone a Traffico Limitato e nelle Aree Pedonali della Città e delle prescrizioni di giorni ed orari, da considerarsi non più indistintamente 7 giorni su 7 e h24, bensì con variazione più circostanziata e circoscritta degli stessi, da individuarsi anche in base alle necessità di cittadini residenti e non, commercianti, lavoratori, artigiani, professionisti nonché consumatori ed utenti, con particolare attenzione a quelli del Servizio Postale offerto presso Corso Garibaldi, il cui varco sarebbe da stabilirsi con possibilità di accesso ai motoveicoli anche e soprattutto in considerazione degli orari di apertura al pubblico di detto Ufficio.

 

Avvocatideiconsumatori Nardò
Il Responsabile
( Moira EPIFANI )