IL MUSEO DELLA PREISTORIA “CELEBRA” IL DARWIN DAY

29
MANIERI

Il Museo della Preistoria di Nardò “celebra” anche quest’anno il Darwin Day, un appuntamento annuale internazionale che, nel giorno della nascita di Charles Darwin (nato il 12 febbraio 1809), ricorda il padre della teoria dell’evoluzione per selezione naturale e che rappresenta un’ottima occasione per parlare di scienza e progresso grazie a eventi di divulgazione dedicati. La sua teoria dell’evoluzione delle specie, che ha ridisegnato la visione del mondo e di noi stessi, ci accompagna anche quando parliamo di cose apparentemente distanti dalle scienze naturali, è un approccio logico e privo di preconcetti per comprendere la complessità che ci circonda. Il Museo ha organizzato una serie di appuntamenti con RETE Ricerca e Territorio e d’intesa con Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi, Lecce e Taranto e Comune di Nardò.

MATTIA BANNER 3

Il primo è domani, martedì 12 febbraio, alle ore 9:30 presso la sede del Museo della Preistoria (piazzetta Sant’Antonio), con un incontro in cui si parla di rocce, ma anche di miti e santi salentini. In particolare, i temi delle relazioni in programma sono Le radici geologiche dei miti e delle leggende (a cura del geologo Andrea Vitale), Nardò e i suoi santi patroni tra miti e leggende (a cura dell’architetto Giovanni De Cupertinis) e Apriti roccia: la narrazione geo-mitologica di Santa Cesarea Terme (a cura del docente di geomorfologia Paolo Sansò). Giovedì 14 febbraio, con inizio alle ore 18, toccherà ai racconti e agli aneddoti che accompagneranno la visita di Vittorio Marras (Gruppo Speleologico Neretino) negli ambienti del Museo. Infine, sabato 16 febbraio alle ore 18 ci sarà la divertente conversazione che si svolge tra quattro fossili nella lettura animata del docente di geografia Giuseppe Piccioli Resta. La partecipazione a tutti gli appuntamenti è gratuita.

Charles Darwin nacque nel 1809 in Inghilterra e nel 1859 pubblicò L’Origine delle specie, l’opera in cui espose la Teoria dell’Evoluzione. Pur ignorando cosa fossero i geni, comprese che all’interno delle popolazioni vi è una continua produzione di diversità ereditaria delle caratteristiche biologiche sulla quale agisce la selezione naturale, il meccanismo fondamentale per le trasformazioni delle specie. Negli anni, l’impianto originario della Teoria dell’Evoluzione continua a trovare conferme e oggi possiamo convalidare anche con i risultati degli studi sul DNA che il meccanismo della selezione naturale è attivato da molteplici fenomeni quali ad esempio la deriva genetica, le migrazioni e persino le estinzioni di massa. È in questi fenomeni e in questa diversità che trova spazio l’evoluzione. La specie umana, che non discende dalle scimmie ma è strettamente imparentata con esse, per milioni di anni ha condiviso le terre emerse con altri uomini, oggi scomparsi. Da pochi millenni noi sapiens siamo rimasti soli, gli unici sopravvissuti del nostro ramo evolutivo e i primi ad avere determinato un impatto ecologico di dimensioni planetarie e ai quali è quindi affidato il compito di salvaguardare la biodiversità che garantisce la nostra stessa esistenza.