SAN SEBASTIANO, LA POLIZIA LOCALE FESTEGGIA IL PATRONO

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MANIERI

Si festeggia anche a Nardò San Sebastiano, patrono della Polizia Locale. L’amministrazione comunale e il corpo di Polizia Locale, che ha 153 anni di vita, hanno organizzato lunedì 21 gennaio (ma il giorno dedicato al Santo è domani, 20 gennaio) una cerimonia che prevede alle ore 9 il raduno in piazza Salandra, con lo schieramento degli agenti, l’alzabandiera e gli inni europeo e nazionale a cura dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado del Polo n. 3 diretti dal professore Ottaviano De Giorgi. A seguire, alle ore 10, la messa presso la chiesa di Santa Chiara, presieduta dal vescovo della diocesi di Nardò Gallipoli mons. Fernando Filograna. Infine, alle ore 11:15, presso La Fabbrica8 di via Carducci, l’ultimo atto della cerimonia, con gli interventi del sindaco Pippi Mellone, dell’assessore alla Polizia Locale Ettore Tollemeto, del presidente del Consiglio Andrea Giuranna, del comandante del corpo, tenente colonnello Cosimo Tarantino, che farà la consueta relazione annuale dell’attività della Polizia Locale di Nardò. Seguirà la premiazione del concorso “Polizia Locale e tutela/difesa delle fasce deboli”.

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San Sebastiano martire fu comandante dei pretoriani durante l’impero di Diocleziano, attorno al 300 d.c.. Fu impegnato nell’assistenza e nell’aiuto di poveri e bisognosi e contribuì alla conversione del Prefetto di Roma e di illustri magistrati e ufficiali dell’esercito. Scoperto mentre dava sepoltura ai Quattro Coronati (i Santi Claudio, Nicostrato, Castoro e Simproniano), fu sottoposto a un processo sommario e condannato a morte mediante il supplizio delle frecce. Durante la notte, i cristiani che si recarono a recuperare la salma per la sepoltura si accorsero che Sebastiano era ancora vivo, lo prelevarono da lì e si presero cura di lui. Riacquistata miracolosamente la salute dopo le cure di una nobile romana, per testimoniare la propria fede, si recò nel tempio di Ercole dove Diocleziano stava officiando un rito pubblico. Arrestato e condotto all’Ippodromo del Palatino, fu ucciso a bastonate: una delle forme più umilianti di pena capitale usata solo per gli schiavi. San Sebastiano è stato assunto a protettore di diverse corporazioni fra cui quelle dei mercanti di ferro, degli arcieri e degli archibugieri. Si ritiene che questo legame con le armi abbia favorito il patronato sui vigili urbani che, appunto, ne celebrano la festività il 20 gennaio, giorno del martirio.